giovedì 29 marzo 2012

Lgbt Cinema: Il documentario finanziato dalla Rete "Le lesbiche non esistono" di Laura Landi e Giovanna Selis

Due giovani videomaker toscane sono al lavoro sul lungometraggio “Le lesbiche non esistono” e i fondi arrivano dagli utenti di internet

Il documentario cresce click dopo click, euro dopo euro.
Le produzioni indipendenti imboccano la strada del web.

Tutto è partito dall’idea di due giovani videomaker toscane che hanno deciso di dedicare un lungometraggio all’omosessualità femminile dal titolo provocatorio, “Le lesbiche non esistono”.

Poi è scattata la raccolta fondi via internet. Con il passare delle settimane il salvadanaio virtuale si sta riempiendo.
L’obiettivo è arrivare a 4mila euro, grazie alle piccole donazioni degli internauti (10 euro ciascuno) con cui sarà finanziata la post-produzione.

Intanto Laura Landi e Giovanna Selis, entrambe 30enni con alle spalle esperienze in tv e nella realizzazione di format video, hanno imbracciato la macchina da presa digitale e sono andate a caccia di storie.

Sono partite da casa: Laura vive a Firenze, Giovanna è lucchese.

In Toscana sono iniziate le riprese, che in seguito hanno toccato Bologna, Milano, Verona.

Adesso le due registe mirano a raccogliere le voci del Sud.
«Se chiedi a una lesbica quale insulto le viene rivolto in genere, lei risponde ‘lesbica’, una parola che di per sé non sarebbe un’offesa – spiegano -.

Il titolo è nato da questo concetto. Abbiamo riflettuto sugli insulti riferiti a donne omosessuali e a noi venivano in mente solo termini attribuiti a uomini gay. Una mancanza linguistica che di fatto segnala una mancanza ben più grave».

La maggior parte delle intervistate sono ragazze, le nuove generazioni sono più disponibili a confidarsi di fronte a una telecamera. Tra loro una giovane fiorentina con una famiglia al passo con i tempi, nonna compresa.

Ma ci sono anche le storie di donne mature, come due signore di Roma che si sono messe a disposizione per raccontare la loro vita passata insieme.

«Sicuramente in Italia si parla in modo maggiore di uomini omosessuali, questo però non vuol dire che lo si faccia nel modo giusto – proseguono le due videomaker - nella visione italica i gay sono tanto stereotipati quanto le lesbiche invisibili. Per noi era importante colmare questa assenza e dare una visione ‘altra’ e realistica di cosa significhi essere donne e omosessuali oggi in questo paese».

Il primo ciak risale allo scorso agosto, mentre il progetto è sbarcato sul sito internet produzionidalbasso.com a gennaio.

Da allora la lancetta delle “donazioni” è arrivata a quota 1700 euro.

«In Italia è quasi impossibile trovare fondi per un documentario – dice Laura Landi – così abbiamo deciso di cercare finanziamenti in maniera alternativa».

Stando ai programmi, il viaggio delle “Lesbiche che non esistono” terminerà a giugno, poi inizierà la post-produzione. Infine il documentario arriverà su grandi e piccoli schermi: sarà proposto ai vari festival italiani, sia a tematica gay, sia aperti a un pubblico generalista. «E perché no, anche alle scuole», aggiungono le registe.
http://www.produzionidalbasso.com/pdb_825.html
fonte http://corrierefiorentino.corriere.it di Gianni Carpini

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