venerdì 30 marzo 2012

Lgbt: Famiglie di fatto? "Eccoci qui" Un sito a cui mandare le proprie foto

Un sito a cui mandare le proprie foto insieme.
Omosessuali o etero, con figli o senza.

E' la nuova idea on line lanciata dai Radicali insieme a diverse associazioni per i diritti civili e 'pezzi' di altri partiti.

Perché le istituzioni si decidano a cambiare registro


Nella capitale, su iniziativa di Radicali Roma e dell'associazione Certi Diritti, sta per partire un'iniziativa che potrebbe cambiare la nozione di famiglia utilizzata dal Comune per concedere agevolazioni e incentivi di tutti i tipi: una delibera di iniziativa popolare che chiede di tutelare e sostenere la "famiglia anagrafica", intesa come forma di convivenza stabile tra persone indipendentemente dal sesso, dall'orientamento sessuale e perfino dal tipo di legame affettivo che esiste tra di loro, che non dovrà necessariamente essere di tipo "amoroso" ma potrà spingersi fino ad altri tipi di legame, purché caratterizzati da una convivenza di fatto e un vincolo affettivo.

All'iniziativa hanno aderito, ad oggi, diverse associazioni e realtà politiche: Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, SEL Regionale, SEL Roma Area metropolitana, Forum queer SEL, UAAR Roma, Giovani IDV, CGIL Nuovi Diritti Roma, Arcigay Roma, Gay Center, Consulta romana per la laicità delle istituzioni, Arcilesbica Roma, Agedo Roma, Roma Rainbow Choir, QueerLab, PianetaQueer.it, Famiglie Arcobaleno, Yellow Sport, Fondazione Massimo Consoli, Gayroma.it, DiGayProject, Luiss Arcobaleno e molti altri.

Per promuovere l'iniziativa, in occasione del San Valentino, è stato creato un blog chiamato "Teniamo Famiglia" a questo link:
http://teniamofamiglia.blogspot.com/
a cui chiunque voglia farlo potrà inviare una foto della propria famiglia, sia essa di fatto o fondata sul matrimonio, eterosessuale o omosessuale, per "mettere la faccia" sulla campagna.

In attesa di poterci mettere anche la firma: perché tra pochi giorni inizierà la raccolta delle firme necessarie per poter presentare la delibera al Comune di Roma.

Delibere analoghe sono state già approvate nel 2010 a Torino e nei giorni scorsi a Napoli, mentre una raccolta di firme sulla stessa proposta sta per partire anche a Milano.

Le reazioni politiche non sono mancate: Gianni Alemanno e Renata Polverini si sono affrettati a precisare, sbagliando che la materia non è di loro competenza perché riguarda il Parlamento nazionale: sta di fatto, però, che con queste delibere si chiede proprio a istituzioni locali quali il Comune e la Regione di adottare provvedimenti non discriminatori nei confronti di tutte le unioni; cosa che riguarda, eccome, la loro competenza.

"A Roma l'obiettivo è di superare ampiamente le 5.000 firme richieste dalla legge", dice Riccardo Magi, segretario di Radicali Roma, "e di sollevare sulla questione un dibattito che vada ben oltre i confini romani e investa del problema anche le istituzioni nazionali, costringendo tutti i partiti a prendere finalmente una posizione chiara sulla questione".

Il sospetto, almeno per quello che riguarda certi partiti, e che sia proprio questo l'obiettivo più difficile.
fonte http://espresso.repubblica.it/ di Alessandro Capriccioli

1 commento:

  1. Ti ringrazio per avere pubblicato l'informazione e farò in modo di pubblicizzare quanto più possibile il sito e l'iniziativa :)

    http://sonoancoragay.blogspot.it/

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