lunedì 26 marzo 2012

Lgbt: Il cardinale che apre alle unioni civili per i gay, Carlo Maria Martini e il nuovo libro "Credere e conoscere"

Esultano le associazioni degli omosessuali, per le affermazioni sulle unioni gay del cardinale Carlo Maria Martini, contenute nel libro “Credere e conoscere” di prossima pubblicazione a cura di Einaudi e di cui L’Espresso in edicola pubblica degli stralci.

L’ex arcivescovo di Milano, non nuovo a queste posizioni, “apre” in maniera esplicita su questioni come il profilattico e le coppie di fatto, etero e omosessuali.

L’USO DEL PROFILATTICO
Parlando della necessita’ di contrastare l’Aids, l’alto prelato afferma che “certamente l’uso del profilattico puo’ costituire in certe situazioni un male minore”.

Parlando poi delle manifestazioni del gay pride, che in passato aveva stigmatizzato, nel libro arriva a giustificarle “solo per il fatto che in questo particolare momento storico esiste per questo gruppo di persone il bisogno di autoaffermazione, di mostrare a tutti la propria esistenza, anche a costo di apparire eccessivamente provocatori”.

Il cardinale si dice poi “pronto ad ammettere che in alcuni casi la buona fede, le esperienze vissute, le abitudini contratte, l’inconscio e probabilmente anche una certa inclinazione nativa possono spingere a scegliere un tipo di vita con un partner dello stesso sesso” e afferma che “tale comportamento non puo’ venire ne’ demonizzato ne’ ostracizzato”. “Sono pronto – aggiunge – anche ad ammettere il valore di una amicizia duratura e fedele tra due persone dello stesso sesso”, anche se, “se viene intesa anche come donazione sessuale, non puo’, mi sembra, essere eretta a modello di vita come puo’ esserlo la famiglia riuscita”.

LA STABILITA'
Martini ribadisce che la famiglia va difesa, ma precisa che “non e’ male, in luogo di rapporti omosessuali occasionali, che due persone abbiano una certa stabilita’ e quindi in questo senso lo Stato potrebbe anche favorirli. Non condivido le posizioni di chi, nella Chiesa, se la prende con le unioni civili”. “Se alcune persone, di sesso diverso oppure dello stesso sesso, ambiscono a firmare un patto per dare una certa stabilita’ alla loro coppia – continua – perche’ vogliamo assolutamente che non lo sia?”.

La Chiesa cattolica, conclude il cardinale, promuove le unioni che favoriscono il proseguimento della specie umana, ma “non e’ giusto esprimere alcuna discriminazione per altri tipi di unioni”.

“Parole significative, che aprono al dialogo”, esulta Fabrizio Marrazzo del Gay Center, secondo il quale “dal card. Martini arriva un richiamo tra l’altro importante anche per quei politici che si trincerano dietro le posizioni della Chiesa che evidentemente non sono tutte uguali”.

LE PAROLE DEL CARDINALE
E anche Aurelio Mancuso, presidente di Equality Italia, sottolinea che le parole del cardinale “sono le prime pronunciate a sostegno dei diritti delle coppie gay da parte di una figura così importante per tutta la chiesa cattolica mondiale”.

“E’ innegabile che le ripetute chiusure da parte della gerarchia vaticana rappresentano solo alcune delle posizioni in campo, così come dimostrano tutte le ricerche svolte all’interno dell’articolato mondo cattolico, dove soprattutto tra il popolo di Dio, prevalgono posizioni di accoglienza e di ascolto” conclude Mancuso.
fonte ANSA via http://www.giornalettismo.com

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