martedì 16 novembre 2010

Lgbt Finlandia: 30mila fedeli in meno per frasi omofobiche


A seguito della messa in onda di un dibattito su canale finlandese pubblico, Network 2 (Yle), incentrato sul riconoscimento dei diritti degli omosessuali, un membro dei democristiani si è lasciato andare a commenti omofobi scatenando una reazione inaspettata da parte di ben 30 mila membri che hanno deciso di abbandonare la congregazione Luterana.

Alla discussione hanno preso parte alcuni leader nazionali delle organizzazioni LGBT, e, ovviamente alcune persone di opinione decisamente contraria, fra questi Päivi Räsänen, capo dei democristiani e membro attivo della Chiesa Luterana Evangelica.

Secondo l’Helsinki Times, che ha riportato la notizia, nonostante i toni pacati del dibattito è accaduto un episodio abbastanza singolare in quando ne è scaturito una sorta di esodo di massa in cui migliaia di fedeli hanno deciso di lasciare la congregazione della Räsänen, sdegnati dalle giustificazioni apportate da chi era contrario al riconoscimento dei diritti per gli omosessuali.

Mentre nel Belpaese ci sono affermazioni che oramai sono diventati luoghi comuni, in Finlandia hanno creato imbarazzo.

Fra queste le classiche “l’omosessualità è una scelta di vita contro natura”, “il matrimonio gay è inaccettabile perché la sacra famiglia è formata da uomo e donna”, “se autorizziamo le coppie gay non ci saranno più bambini e il genere umano si esaurirà”, “la Bibbia dice che è sbagliato”…

Frasi che hanno scatenato in Finlandia una enorme perdita di credibilità e rispetto nei confronti dellla Chiesa Luterana dopo il dibattito.
Fonte: gayin.tv, via digayproject

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