mercoledì 17 novembre 2010

Lgbt: Anche dieta mediterranea e flamenco tra beni immateriali dell'Unesco


Nella lista ci sono pure la musica marimba e l'agopuntura cinese

La dieta mediterranea, il flamenco, la gastronomia francese, la musica marimba della Colombia, l'arte della tessitura dei tappeti dell'Azerbaijan, il carnevale belga dell'Aalst, l'agopuntura e la moxibustione della medicina tradizionale cinese.

Sono solo alcuni dei beni inseriti quest'anno nella lista del patrimonio immateriale dell'Umanità da parte del comitato intergovernativo dell'Unesco riunito a Nairobi.

L'iscrizione della dieta mediterranea tra i beni dell'Unesco è "un prestigioso successo che mi riempie d'orgoglio e di soddisfazione e rappresenta un traguardo storico per la nostra tradizione alimentare e per la cultura dell'intero Paese", ha commentato il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan.

La Dieta Mediterranea rappresenta il terzo elemento italiano presente nella lista del Patrimonio immateriale dell'umanità, insieme all'Opera dei pupi siciliani e al Canto a tenore sardo.

La lista, istituita dall'Unesco del 2003, mira a proteggere culture e tradizioni popolari, alla stregua di località e monumenti, oggetto di una convenzione precedente del 1972.

Per la prossima sessione annuale sono state già state depositate 163 candidature, ha affermato la direttrice generale dell'Unesco, Irina Bokova, sottolineando "poco realista" la possibilità che il comitato possa esaminare tutti i dossier.

"Ne va della credibilità della convenzione", ha aggiunto.
Per l'elenco completo del 2010: www.unesco.org
fonte (Apcom), notizie.virgilio.it

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