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giovedì 24 giugno 2010
Lgbte, Hiv torna l'allarme...
Hiv, torna l'allarme casi di contagio in aumento
A Bologna nel biennio 2008-2009 registrati 8,8 casi ogni 100 mila abitanti. Gli esperti: se ne parla troppo poco
Un contagio che non è mai finito e che continua ad aumentare a fari spenti. L’Hiv sta vivendo un calo nel risalto mediatico, ma come segnala Elda Caldari, referente dell’Ausl di Bologna per questa materia, «se si vuole che non diminuisca il livello di guardia si deve mandare un messaggio chiaro: l’Hiv non appartiene al passato». È dal 2008 che in Italia si è avviato un sistema di sorveglianza del contagio Hiv e la prima regione a rispondere è stata sinora l’Emilia-Romagna. A Bologna nel biennio 2008-2009 si sono registrati 8,8 casi ogni 100.000 abitanti, dato inferiore rispetto alle altre grandi realtà provinciali ma pur sempre preoccupante. Soprattutto se si considera che a livello nazionale i nuovi casi stimati sono circa 4.000 ogni anno. «Le indagini epidemiologiche che indicano una diminuzione dei nuovi casi di Aids – ha spiegato la Caldari – indicano contemporaneamente il trend crescente delle nuove infezioni da Hiv».
LE CAUSE - L’adolescenza è uno dei momenti più complessi nel quale saper gestire il rischio relativo a un’infezione, come spiega la Caldari c’è una certa imprudenza nell’affrontare il tema: «Durante l’adolescenza il gusto della sfida e il desiderio di trasgressione danno forma a comportamenti individuali per cui molti giovani parlano di Aids come di un fenomeno che non può toccarli». Altro problema fondamentale è la mancanza di informazione, che tende a creare due fenomeni opposti ma entrambi pericolosi, come afferma Diego Scudiero, presidente della Lega italiana lotta all’Aids (Lila) di Bologna: «Ci sono quelli che non avendo le idee chiare ci chiamano allarmati benché non abbiano avuto comportamenti a rischio, dall’altro lato – continua Scudiero – ci sono persone che si sentono totalmente estranee perché convinte che siano a rischio solo omosessuali e tossicodipendenti». Secondo il rappresentante della Lila la colpa risiede nel fatto che manchi un po’ di coraggio nell’affrontare l’argomento: «Bisogna usare termini esplicitamente legati alla sessualità. Non basta dire che l’Hiv si trasmette sessualmente, se il termine non viene spiegato ed esplicitato».
fonte corrieredibologna Mauro Giordano
Video Prodotto dalla Lila - Lega Italiana per la Lotta contro l'Aids www.lila.it
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