lunedì 21 giugno 2010

Lgbt, Milano Nasce lo sportello Trans di ALA Onlus


Presentiamo una intervista a Antonia Monopoli, nostra volontaria per il progetto “Ronde del té” e autrice del Tramsizionario. Antonia lavora come operatrice pari di ALA Milano onlus, in merito all’esperienza dello Sportello Trans ALA Milano Onlus: gli obbiettivi raggiunti, quelli futuri, e la lotta contro la discriminazione e la transfobia.

Come hai conosciuto ALA?

Sono venuta a conoscenza di ALA Milano Onlus nell´anno 2005, quando facevo la volontaria presso la loro unità mobile di strada. ALA nasce come associazione laica per la lotta all´HIV, ma oggi lavora anche su progetti contro le tossico e alcol dipendenze facendo azioni di prevenzione nelle scuole e nei locali, ed è impegnata sul tema della prostituzione, e in particolare sulla prostituzione delle persone transessuali. In quel periodo io collaboravo con l’associazione “Crisalide Azione Trans” e nel 2006 ho partecipato al progetto “Transiti” facendo un periodo di formazione e stage come Operatrice Pari, in quanto Trans e in quanto ex prostituta, stage presso ALA Milano Onlus e presso l´Ospedale Niguarda affiancando il dott. Maurizio Bini.

Come è nata l´idea di uno sportello trans?

A gennaio 2009 mi è venuta l´idea di offrire un servizio più ampio e completo di quello che offriva Crisalide Azione Trans e mi sono rivolta ad ALA e, dopo un primo incontro, abbiamo pensato di creare insieme uno Sportello Trans cercando di valorizzare le nostre esperienze precedenti.

Come funziona?

Da poco tempo abbiamo creato sul sito di ALA Milano Onlus una pagina dedicata allo Sportello Trans dove si posso trovare i principali riferimenti. In questo modo stiamo cercando di dare maggiore visibilità al servizio ma, di solito, le persone interessate possono chiamare il mercoledì mattina dalle 9,30 alle 12,30 e, dopo una chiacchierata al telefono, si fissa un appuntamento per la consulenza sull´iter personalizzato da intraprendere, a seconda delle diverse esigenze dell’utenza.

A chi si rivolge?

Il servizio è nato pensando al target della realtà trans a 360°: persone transessuali e trans gender, MtF e FtM; persone che si prostituiscono e che non si prostituiscono. Da settembre del 2009 è stato avviato un nuovo progetto di ALA chiamato “Via del Campo”, specificatamente dedicato al target prostituzione e quindi l’utenza di questo tipo che lo Sportello Trans seguiva è stata trasferita sul progetto Via del Campo il cui è finanziato dalla Fondazione Cariplo, con partnership ASL Milano Dipartimento di Prevenzione servizio CRH/MTS di viale Jenner 44, Ospedale Cà Grande Niguarda con il Dott. Maurizio Bini, Associazione Lule, in collaborazione con la Camera del Lavoro e la Provincia di Milano. Via del Campo è rivolto ad un target di Uomini, Donne e Trans che si prostituiscono, è un progetto che offre servizi gratuiti, per saperne di più: http://www.alainrete.org/prostituzione/progetti_attivi.html

Che servizi offre?

I servizi che offre lo Sportello Trans sono diversi in relazione alle diverse necessità e bisogni che ci vengono dagli e dalle utenti: dall’assistenza e consulenza sui servizi sanitari presenti sul territorio per chi vuole intraprendere un percorso di transizione, al supporto per l’inserimento lavorativo, fino ad arrivare ai consigli di uso pratico e quotidiano per i diversi bisogni delle persone transessuali, dall’alloggio ai centri estetici specializzati, dalla consulenza legale al supporto psicologico ecc… per avere maggiori informazioni potete andare sul sito ALA.

Chi sono gli operatori?

Per il momento sono io la responsabile e l´operatrice del servizio, ma mi piacerebbe in futuro avere accanto a me un transessuale FtM che si occupi più specificamente di utenti trans FtM. Inoltre abbiamo pensato di realizzare con la collaborazione di Arcobaleni in Marcia un volantino sul Transessualismo e buone prassi in cui a breve sarà anche scaricabile dalla pagina del sito dello Sportello Trans.

Quali sono gli obiettivi raggiunti?

Finora lo Sportello Trans collabora con la Colce, e la Lule che sono associazioni che si occupano di tratta (sfruttamento), con Saman che è una comunità sulle dipendenze (droga, alcol, fumo), con l’ospedale Niguarda e in particolare con il dott. Maurizio Bini, con la Simoe che è un´associazione onlus di chirurghi estetici, con un gruppo di persone che si chiamano “Progetto IO LGBT” che si occupa di assistenza ai casi di asilo politico per persone immigrate gay, lesbiche, trans e bisessuali che vivono nel nostro paese, con il Naga che offre servizi di assistenza legale per immigrati/e, come dicevo, con il progetto Via del Campo c’è inoltre una collaborazione con la Camera del lavoro, con cui stiamo cercando di creare due opuscoli: uno per informare le persone Trans sui loro diritti principalmente in relazione al lavoro ma anche in altre aree, l’altro sarà un manuale di buone prassi per sensibilizzare i datori di lavoro rispetto alla tematica Trans. Un altro progetto è di organizzare ulteriori proiezioni del video documentario “Crisalidi” 5 racconti di vita trans, pensato da Crisalide Azione Trans, ALA Milano Onlus e il Regista Federico Tinelli, proiezioni per sensibilizzare l’opinione pubblica sulle tematiche trans. Per saperne di più, vedi qui.

Quali sono gli obiettivi futuri?

Sempre per restare ai progetti in campo, vorremmo innanzitutto perfezionare le collaborazioni esistenti per lavorare meglio e aver cura delle persone transessuali, accompagnando ciascuna nel proprio percorso personalizzato. Poi, naturalmente, vorremmo creare delle nuove collaborazioni con altre realtà, sensibilizzare le istituzioni, costruire materialmente delle possibilità di lavoro alternative alla prostituzione e migliorare le possibilità di istruzione e formazione per le persone transessuali. Vorremmo creare servizi di alloggio momentanei e/o definitivi e offrire spazi sia per la creazione di gruppi AMA di confronto di esperienze e di auto mutuo aiuto per le persone trans, sia per la creazione di eventi di sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Quali sono i punti critici?

Le criticità sono legate alla possibilità di offrire una continuità del servizio. Lo sportello Trans è nato a gennaio del 2009 come attività di volontariato, poi a settembre del 2009 è stato finanziato tramite il progetto Via del Campo, che però terminerà nel gennaio 2012. Già da ora stiamo pensando a possibili fonti di auto finanziamento per poter continuare le nostre attività dopo quella data, magari costituendoci in associazione o raccogliendo delle donazioni private coinvolgendo le persone TLGBQIE e il resto della popolazione. Siamo alla ricerca di altre idee di finanziamento e/o di forme di collaborazione con nuove persone o realtà che vogliano partecipare alla ricerca di fondi per la realizzazione di progetti insieme allo Sportello Trans. Ben vengano le nuove idee da altre realtà che ci vorranno aiutare!

Visto che dal 2002 mi batto per l’attivazione di misure di azione positive e l’attuazione di politiche attive contro la Transfobia in cui siamo l’Italia il paese in europa ai primi posti per violenza transfobica, vorrei concludere lanciando un appello perché anche la Regione Lombardia inserisca, come già attuato in Toscana e in Emilia Romagna, delle norme specifiche contro la violenza e la discriminazione nei confronti di persone transessuali, discriminazione diretta e indiretta, tipo il colloquio di lavoro, colloquio in azienda o in agenzia interinale, la documentazione legate alle istituzioni per chi ha i documenti difformi dall’aspetto, i bagni, perché in italia e soprattutto i lombardia si necessita di aprire la discussione sulla realtà transessuale, che non prescinda evidentemente dal fenomeno della prostituzione, ma che allo stesso tempo non venga appiattita solo su di esso. Perché mi sembra che lo Sportello Trans bene dimostri siamo anche altro.
fonte milkblog

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