domenica 20 giugno 2010

Lgbt, Sicilia Pride, Vladimir Luxuria: “Trans, politica, diritti”


A Palermo è cominciato il Sicilia Pride, la festa dell’orgoglio omosessuale, madrina Vladimir Luxuria, nota anche per essere un’attivista a tutto campo dei diritti LGBT (lesbo, gay, bisex, transgender). L’abbiamo rintracciata a Roma, grazie al responsabile della manifestazione in Sicilia, Luigi Carollo e BlogSicilia le ha rivolto le seguenti domande.

Semplice, disponibile, aperta, ci ha risposto su tutto con estrema franchezza.

- Parliamo di trans e politica.Il caso Marazzo e dopo tre morti sospette cosa sta accadendo?

Questo lo accerteranno la magistratura e le indagini. Spero che venga fuori il colpevole o i colpevoli di tutta questa storia. Inoltre, auspico che dopo, invece, si potrà continuare a parlare di trans e politica in merito al tema di cosa deve fare la politica per migliorare la dignità delle persone trans e soprattutto per parlare delle persone trans coinvolte attivamente in politica.

- Perché l’uomo politico è così affascinato dal mondo trans?

Non farei una categoria, non troverei un’uniforme professionale alle persone che sono attratte da trans. La verità è che fanno più notizia, nel senso che se c’è un idraulico che viene sorpreso con una trans la questione non fa notizia, mentre il personaggio noto, soprattutto se proviene dalla politica, scatena tutta la morbosità possibile e inimmaginabile.

- Perché l’omosessualità suscita reazioni e opinioni così forti, a volte violente ed estreme, nella nostra società?

Io non sono una psicologa. So solo che ad una persona risolta sessualmente non dovrebbe dare fastidio una dimostrazione d’affetto tra due persone di sesso diverso o di sesso uguale. Se qualcuno prova fastidio, vuol dire che c’è qualcosa che non va in lui. Io non posso con una bacchetta magica cancellare una reazione d’indignazione, però uno può girare la testa dall’altra parte, sicuramente non usare le mani.

- Dopo l’Isola dei Famosi, adesso il Sicilia Pride nell’Isola detta dei Mafiosi. Come pensi che andrà e come sarà accolta la manifestazione?

Intanto, vorrei definire la Sicilia più l’isola dei golosi che l’isola dei mafiosi, perché non mi piace sinceramente fare questo corto circuito di siciliano uguale mafioso; purtroppo vengono identificati spesso così, ma si tratta di una minoranza, tra l’altro non solo in Sicilia, perché la mafia è ramificata ovunque, anche nel Nord Italia.

Mentre voglio continuare a pensare ai tanti siciliani e siciliane, la stragrande maggioranza, che sono onesti e che sono le prime persone che sono vittimeme, invece, di questi pregiudizi e anche della criminalità organizzata.

- L’articolo 29 della Costituzione parla di “famiglia come società naturale” quindi perché il matrimonio gay per molti moralisti in Italia è anti-costituzionale?

Non è anticostituzionale che uno Stato riconosca l’affettività fra due persone e ne regoli i diritti e doveri. Io credo che un governo serio dovrebbe essere un governo che fa delle politiche serie per la famiglia, per aiutare le persone che sono in difficoltà e anche allo stesso tempo che dica “ io mi vergogno della mafia, io mi vergogno delle guerre della violenza, ma non mi vergogno che due persone si vogliono bene e che vogliono dei diritti riconosciuti”. Cercare di allargare i diritti agli altri non vuol dire togliere questi diritti a chi già ce li ha.

- In Sicilia, anche se all’apparenza può sembrare una terra bigotta e conservatrice, esistono pochi casi di aggressioni omofobiche, a cosa è dovuto?

Menomale, è un dato positivo. Credo che sia dovuto intanto ad una minore visibilità da parte dei gay in tante zone della Sicilia, ma forse è anche dovuto al fatto che magari i siciliani hanno qualcosa da insegnare agli altri.
fonte palermo.blogsicilia di Maurizio Zoppi

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