sabato 19 giugno 2010

Lgbt, Rifiutare l'Omofobia e la Transfobia. Un video in tempo di Gay Pride


Molti diffidano di Facebook, ma sempre più spesso quella community riesce a dare segnali di partecipazione su temi sociali, sulle sfide da affrontare per rendere civiltà quello che spesso si presenta come intolleranza e inciviltà. Così, un gruppo di Fb, “Rifiuta l’omofobia, rinnega il razzismo, abbatti il pregiudizio“, con quasi 7.500 membri iscritti, ha realizzato dei filmati che ora girano su youtube e che si rivolgono alla coscienza civile di tutti per cercare di debellare ogni forma di discriminazione e di violenza, particolarmente quella rivolta a gay, lesbiche transessuali. La diversità, di questi tempi, da valore è diventata oggetto di persecuzione, di disprezzo, usata da facinorosi individui che mal sopportano una tale convivenza con quello che per loro è normalità.

Il video sopra, come quello che vedrete dopo il salto, è semplice nella tecnica ma profondo e toccante nel messaggio. Rifiutare l’omofobia o il razzismo è oggi un impegno che si è fatto urgente, causa gli episodi di questi giorni, settimane, mesi; si è fatto urgente in un paese che non ricorda più le proprie tragedie passate, delle divisioni che si son fatte sangue e guerre, e che torna ad aspirare agli imperi dai confini casalinghi, al disprezzo verso pelli scure o gialle, a ristabilire il macho gallismo che imbratta le strade di ossa spaccate e di carni ferite ai danni di chi ama persone dello stesso sesso.

Tocca a questa minoranza che siamo riprendere il dialogo con la società civile, con le nostre famiglie, con gli amici e le istituzioni, affermando che l’omosessualità non è tolleranza ma accoglienza, dialogo e che non vi sono ragioni serie per non battersi al nostro fianco per avere gli stessi diritti di cui loro godono. Ci sono ancora padri, madri, fratelli, che davanti ad una omosessualità in famiglia, si sentono smarriti, chiedono aiuto a psichiatri, parroci e meggeri, convinti che si tratti di malattia o di una pericolosa transizione. Succede ancora oggi. Succede perché coloro che dovrebbero difendere ogni cittadino non ce la fanno, presi come sono, da una politica senza diritti per difendere i loro. Succede perché gli insegnanti a scuola e i genitori a casa, crescono ragazzi facili alla violenza, e continuano a chiedere, persino a pargoletti di pochi anni, se hanno il fidanzato o la fidanzata, e non puniscono abbastanza severamente coloro che deridono un eventuale compagno o compagna omosessuale.

Quanto accaduto a Emilio Rez dimostra quanto possa essere incivile, fraudolenta, meschina e pericolosa l’omofobia. Non capiamo la ragione di questa nuova, cruenta esibizione di omofobia da parte di alcuni, c’è una violenza che striscia e colpisce, certa persino che la politica non ha alcuna intenzione di colpirli con leggi che ha quasi tutta l’Europa, dove i reati di odio e di omofobia diventano un’aggravante.
Reagire, denunciare, diffondere civiltà, accoglienza e democrazia. Questo è quanto oggi possiamo fare.
fonte queerblog

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