sabato 19 giugno 2010

LGBT, ROMA "GAY VILLAGE" IN TREMILA A INAUGURAZIONE CON VENDOLA E LUXURIA


Tremila persone hanno preso parte,all'inaugurazione della nona edizione del Gayvillage, che, da quest'anno, è ospitata nella sede del parco del Ninfeo. Una location che, dopo le polemiche degli anni scorsi, dovrebbe resistere per tre anni. A salutare l'avvio della manifestazione, sul fronte istituzionale, in rappresentanza del Comune di Roma, Umberto Croppi, assessore alla Cultura, ma anche Paola Concia, deputata Pd, Vladimir Luxuria, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia, l'ad di Eur Spa, Riccardo Mancini, e il presidente del Municipio XII, Pasquale Calzetta. Cerimoniera sul palco, Imma Battaglia, presidente di Dìgayproject, ideatrice e organizzatrice della manifestazione.

"Questo è ormai un evento stabile, a Roma - ha esordito Croppi, parlando al pubblico - che sottolinea la ricchezza di questa città. Sono contento di essere qui, perché quest'anno, dopo i problemi delle passate edizioni, abbiamo trovato una zona di sicurezza per i prossimi tre anni". Soddisfatto del trovato accordo anche Mancini, ad di Eur Spa, il "padrone di casa", che con l'associazione Dìgayproject ha lavorato alla collocazione nel parco del Ninfeo: "Quest'anno ci siamo molto impegnati affinché questo spazio resti invariato per tre anni. Questa è una manifestazione di grande livello, da noi molto sentita".

"Con questa sede - ha detto Calzetta - abbiamo raggiunto un equilibrio, trovando uno spazio idoneo per una manifestazione, che non disturbi, in termini di
decibel, il quartiere. Agli organizzatori vanno i miei complimenti".

Da parte sua, Imma Battaglia ha voluto ringraziare tutte le istituzioni, per l'impegno che hanno profuso nel rendere possibile questa nona edizione del Village. "La nostra è una manifestazione che va oltre le ideologie e le barriere - Non è un evento banale, bensì una conquista di tutti. E' un sogno faticosissimo da conquistare. Qui lavoriamo per un anno intero, e lo facciamo con passione. Il nostro è anche un lavoro culturale, quello che stiamo facendo. I contenuti sono migliorati, basti pensare che quest'anno ospiteremo un festival dei documentari". "Il Gayvillage - ha concluso - è al di sopra di tutti gli schemi. Noi possiamo vincere soltanto se uniamo diverse anime e diverse culture: ed è questo il lavoro che stiamo facendo qui".

Vendola, da parte sua, ha esordito dicendo che lui "non ritiene di dover ringraziare le istituzioni, perché questo è un appuntamento conquistato da tutti i gay". "Non sono più disposto a chiedere il permesso per fare ingresso nella società dei diritti - ha proseguito il governatore - Abbiamo pagato un alto prezzo, per la nostra libertà, e per questo non voglio dire grazie a nessuno". Per la Concia , il Gayvillage potrebbe "essere un luogo che risvegli dal torpore la politica".

Vladimir Luxuria prende di petto quelle che definisce "beghe" del movimento omosessuale: il riferimento è al Gay Pride romano, a cui il Mario Mieli ha comunicato, in una nota, di non volervi prendere parte. Parlando dal palco del Gayvillage, che ieri ha aperto i battenti nel parco del Ninfeo, all'Eur, ha detto: "A Roma si stanno verificando sempre più violenze contro i gay. Non so come spiegare alla madre di un gay che è stato aggredito, e il cui figlio ha le crisi di pianto perché non vuole uscire di casa, le nostre beghe sul Gay pride. Invece è importante esserci. E' molto più importante delle beghe di certe primedonne del nostro movimento". Da qui l'invito alla folla ad "andare in massa al Pride".

"A Roma sono aumentate le violenze a danno dei gay, e per questo molto stranieri stanno disdicendo le loro vacanze nella capitale". Lo ha detto Vladimir Luxuria, parlando ieri sera dal palco del Gayvillage, che ha aperto i battenti nella nuova location del parco del Ninfeo. Luxuria, però, si è anche augurata che l'evento organizzato all'Eur da Imma Battaglia, storica leader del movimento GLBT, "possa mandare un messaggio positivo agli stranieri, convincendoli che
Roma può ancora essere una bella città in cui trascorrere una vacanza". "In questo senso - ha detto - il Gayvillage è una sorta di piccolo risarcimento per il bullismo verso i gay della capitale".
Fonte: Omniroma

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