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Una giovanissima Carla Fracci dal balcone di Romeo e Giulietta |
La divina Fracci è stata e rimane una figura cardine della storia della danza, personaggio di riferimento per il Teatro alla Scala e per tutta la cultura italiana. Una storia di talento, ostinazione e lavoro che ha ispirato e tuttora ispira generazioni di giovani, non solo nel mondo del balletto.
Il direttore del ballo Manuel Legris ha voluto fortemente istituire questa spettacolare serata come tributo alla grandezza della divina Fracci, un omaggio a colei che ha lasciato un segno fortissimo nell'identità di tutti noi dando un contributo fondamentale al prestigio della cultura e della danza italiana nel mondo. Sarà un appuntamento fisso per convogliare e celebrare nel suo nome la danza e il balletto con un ampio respiro internazionale.
"Spirito che resta con noi, riempie le sale ballo, il palcoscenico e i nostri cuori, come la sua energia mai sopita, che ci ha catturato e affascinato quando è tornata a riabbracciare il Teatro e i suoi artisti. Un grande vuoto che, allo stesso tempo, ci fa sentire ricolmi e ricchi di tutta la sua storia, che è la storia del balletto, privilegiati per aver condiviso la sua arte che è vita, leggendario modello e fonte di ispirazione di tutte le generazioni di ballerine". Con queste parole aveva commentato Manuel Legris alla notizia della scomparsa di Carla Fracci. E con questo spirito, la I edizione del Gala non poteva che essere avvolto dalla sua storia, e da suggestioni legate a titoli di repertorio che hanno visto in Carla Fracci una protagonista speciale, che ha saputo, con la sua cifra interpretativa, rendere unici e memorabili questi ruoli (Giselle, La Péri, Lo schiaccianoci, Symphony in C, Onegin, La vedova allegra, Cachucha, La morte del cigno, La Bella addormentata nel bosco), e titoli creati per lei che restano indissolubilmente legati alla sua iconica immagine (Excelsior, Chéri, La strada, L’heure exquise, Romeo e Giulietta).
Protagonisti dell'appuntamento scaligero, che vedrà sul podio Valery Ovsyanikov a dirigere l’Orchestra della Scala, tutto il corpo di ballo con i suoi primi ballerini e solisti, e artisti internazionali del calibro di Alessandra Ferri, Marianela Nuñez, Olga Smirnova, Svetlana Zakharova, Roberto Bolle e Carsten Jung. Alessandra Ferri, accanto a Carsten Jung, ballerino di punta per molti anni dell’Hamburg Ballett porta alla Scala per la prima volta un estratto da 'L’heure exquise', con cui ha celebrato lo scorso giugno i suoi 40 anni di carriera e che è diventato, con la scomparsa di Carla, un omaggio ancora più commosso a colei che creò con Maurice Béjart il personaggio di Winnie.
L’eterea fragilità e la struggente eleganza della 'Morte del cigno' sarà impersonata da Svetlana Zakharova, mentre nell’Adagio della rosa dalla 'Bella addormentata' vedremo una inedita Aurora per la Scala, Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet che assieme a Roberto Bolle danzerà anche il passo a due da 'La vedova allegra'. Roberto Bolle avrà anche una altra partner d’eccezione, che per la prima volta si esibisce alla Scala nel passo a due dal primo atto di 'Onegin', Olga Smirnova, prima ballerina del Teatro Bol’ŝoj.
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