1.
Perché per quanto i social ci hanno uniti e ci hanno dato una
visibilità e una credibilità rilevante, oltre a coltivare le
interlocuzioni con la parte politica, è necessario rivendicare i nostri
diritti col mezzo che ancora oggi è il più efficace e diretto, ovvero la
piazza.
2. Perché è un’occasione per dimostrarci uniti, forti e decisi verso un obbiettivo collettivo.
3.
Perché, essendo lo smantellamento dei corpi di ballo iniziato decenni
fa, sono poche oggi le Istituzioni che hanno davvero a cuore questa
situazione e spetta a noi tenere alta l’attenzione e non permettere che
la questione cada nel dimenticatoio.
4. Perché, in ogni
ambito, nessuno muove le cose se i primi a smuoverle non sono i diretti
interessati, in questo caso tutti coloro che appartengono al settore
danza.
5. Perché una manifestazione nazionale specifica sulla
salvaguardia e la ricostituzione dei corpi di ballo non è mai stata
realizzata.
PERCHÉ È NECESSARIA QUESTA INIZIATIVA?
1.
Questa legislatura termina tra circa un anno e attualmente non vi sono
azioni normative significative atte a salvaguardare e ricostituire i
corpi di ballo.
2. Il Tavolo permanente della danza rischia di
essere l’ennesima iniziativa interlocutoria, che, sia per tempistiche
sia per modalità, potrebbe non essere idonea a concretizzare delle
soluzioni.
3. Il Disegno di Legge sulla Riforma dello
Spettacolo procede a rilento. Su tre emendamenti proposti da alcuni
Senatori e alcune Senatrici della Commissione Cultura in merito ai corpi
di ballo, uno è stato già bocciato dalla Commissione Bilancio e gli
altri due rischiano di essere bocciati anch’essi, il tutto perché non vi
è l’intenzione di stanziare fondi.
4. Il Ministero della
Cultura e il Ministero dell’Economia e delle Finanze stanno iniziando ad
approvare le nuove dotazioni organiche delle Fondazioni
lirico-sinfoniche, avvallando, e quindi permettendo, la totale assenza
dei corpi di ballo laddove sono stati chiusi. Dunque anche questa
occasione di ridiscussione delle dotazioni organiche non risulta essere
stata utilizzata per ricostituire i corpi di ballo.
QUALI SONO GLI OBBIETTIVI PER I QUALI MANIFESTIAMO?
1.
La stabilizzazione delle danzatrici e dei danzatori che lavorano da
anni come precari nei corpi di ballo esistenti e, quindi, la previsione
di dotazioni organiche volte a garantire un livello occupazionale
adeguato.
2. La ricostituzione del corpo di ballo stabile di
Verona, dove le danzatrici e i danzatori sono, ad oggi, assunti solo con
contratti a tempo determinato.
3. Un percorso graduale di
ricostituzione di quei corpi di ballo chiusi, ponendo fine alle
esternalizzazioni, ovvero ripristinando e rispettando quanto già
previsto dal Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro in merito ad
audizioni pubbliche e assunzioni di danzatrici e danzatori.
4.
L’equiparazione del punteggio Fus del balletto a quello dell’opera
lirica per incentivare, di conseguenza, l’aumento, all’interno delle
programmazioni artistiche, del numero di spettacoli di balletto.
5. La modifica della denominazione da “Fondazioni lirico-sinfoniche” in “Fondazioni liriche, sinfoniche e coreutiche”.
6.
L’istituzione di un fondo statale di sostegno per tutte quelle
Fondazioni che decidano di mantenere o ripristinare un corpo di ballo.
PERCHÉ C’È BISOGNO DELLA MASSIMA ADESIONE?
1.
Perché la situazione dei corpi di ballo colpisce, non solo le
danzatrici e i danzatori, ma anche gli allievi, le loro famiglie, i
coreografi, gli insegnanti, i maîtres de ballet, tutti i professionisti
espatriati, tutti gli appassionati di arte e balletto. Se ci fossero più
corpi di ballo nel nostro paese, ci sarebbe più occupazione per i
professionisti del settore, ci sarebbero più spettacoli di balletto da
seguire e sarebbe restituito un futuro alle nuove generazioni.
2.
Perché i corpi di ballo delle Fondazioni lirico-sinfoniche, ad oggi,
rappresentano gli unici istituti dove è possibile svolgere questo
mestiere in condizioni basiche di minima sopravvivenza, sia per quanto
riguarda una continuità artistica, sia contrattualmente parlando.
3.
Perché non è vero che nelle Fondazioni lirico-sinfoniche c’è spazio
solo per il balletto classico e che, quindi, questa battaglia non è
universale. Questo è un luogo comune sfatato dalla realtà. Basti vedere i
cartelloni dei quattro corpi di ballo per capire che le programmazioni
presentano titoli classici, neoclassici e moderni. E anzi, prendendo
d’esempio i paesi europei più evoluti, non è detto che una Fondazione
non possa avere un corpo di ballo che produce spettacoli più
contemporanei. Questo diversificherebbe i vari territori e arricchirebbe
l’offerta culturale nazionale.
4. Perché pensare che le cose
cambino senza contribuire al cambiamento non porta a niente. Soltanto
iniziando a fare il primo passo si intraprende un nuovo percorso!
5.
Perché, in origine, vari corpi di ballo sono nati proprio grazie alla
tenacia e alla lotta delle danzatrici e dei danzatori stessi, lotta che
ci deve ispirare e che va ripresa assolutamente. Se fino ad oggi la
situazione è stata critica non dobbiamo rassegnarci, al contrario
dobbiamo trovare la forza per non cedere al “è così che funziona”.
Chiunque desideri partecipare alla manifestazione deve comunicare la
propria adesione, entro e non oltre il 28 febbraio, scrivendoci alla
nostra email > danzaerrorsystem@gmail.com oppure nei messaggi privati sia su Facebook sia su Instagram
Per motivi organizzativi e di sicurezza è previsto un limite massimo di partecipanti.
ABBIAMO BISOGNO DI OGNUNO DI VOI!
fonte: pagina fb Danza Error System
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