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sabato 13 aprile 2013
Lgbt Reggio Calabria: Nasce il Movimento Queer per il superamento delle etichette identitarie
Il perché di un movimento Queer a Reggio Calabria
Ci verrà chiesto “perché queer”?
Per quale motivo cimentarsi nel mare immenso di questa teoria?
E perché soprattutto farlo a Reggio Calabria?
In una città dove è stato già complicato parlare del mondo LGBT, dove abbiamo riscontrato continue resistenze culturali, difficoltà ad introdurre nella quotidianità il concetto di diversità.
In una città dove le parole d’ordine sono omologazione e chiusura al nuovo, visibili già nei più semplici aspetti della vita.
Coscienti del rischio di non essere compresi, di dover spiegare ogni momento cosa significa questo termine, siamo però ottimisti nel ritenere più semplice introdurre argomenti che , piuttosto che creare nuovi steccati e micro-gruppi, si pongono invece in una posizione avanzata su quella che è la “definizione” dell’essere e della persona.
L’altra domanda, certo più frequente, sarà “che significa queer”?
“queer” è un termine inglese che significa “eccentrico, insolito” e che deriva ancor prima dal tedesco “quer”, “di traverso, diagonalmente”.
Verso la fine del secolo scorso, sempre in Inghilterra, il termine ha assunto un significato prettamente negativo, usato come offesa contro le persone gay, significando “strano” e diventando l’equivalente dell’italiano “frocio”.
La scelta di dare a questa teoria il nome “queer” è quindi un atto che ha l’obiettivo di rimpossessarsi di un termine offensivo e trasformarlo positivamente.
Per quanto riguarda la “teoria queer”, è innanzitutto importante specificare che questa si differenzia fortemente dalla cultura e dal modo di concepire la persona del movimento LGBT.
“queer” è infatti, il superamento delle etichette identitarie. Questo termine perciò non può essere inteso come una definizione dell’identità, quali sono invece “lesbica, gay, bisessuale, eterosessuale”.
La teoria queer pone l’accento sul carattere statico di tali definizioni, concepite dall’uomo e che si inseriscono in una griglia duale dei comportamenti “normale-anormale”. Impongono quindi veri e propri codici di comportamento, modi di essere, di sentire e di rapportarsi agli altri.
Questi schemi, dell’orientamento sessuale (etero, omo, bisex), come dell’identità di genere (uomo, donna), costituiscono un freno alla libera rappresentazione e conoscenza del sé, e alla personale espressione affettiva e dei piaceri del corpo. Espressione che invece deve svincolarsi dalle categorie preconfezionate che ci indicano chi essere e come esserlo, chi amare e come amarlo, con chi avere rapporti sessuali e come averli e svilupparsi in libertà.
QUEERevolution nasce proprio dall'esigenza di allargare la partecipazione alle battaglie per i diritti civili e per la promozione di una cultura pluralista, finora portate avanti da gruppi ristretti di persone, identificate come “diverse” da una presunta normalità; ribaltando il senso comune del concetto di diversità vista come devianza dalla maggioranza, e valorizzandola come realtà che caratterizza e arricchisce la società .
Non è necessario subire una discriminazione per vederne l'ingiustizia e l'infondatezza: tutte le grandi conquiste sociali sono state il frutto di battaglie condivise da chi ha creduto in un'idea di giustizia, senza distinzioni di sesso, orientamento sessuale, colore della pelle, religione.
QUEERevolution si propone come luogo di crescita culturale e di confronto, come “laboratorio” per la realizzazione di iniziative condivise tese a una destrutturazione di categorie precostruite, anche attraverso la promozione di una legislazione non discriminante (che preveda istituti, come quello matrimoniale, rivolti alla totalità dei cittadini e non più a ristrette fasce, come avviene oggi con il matrimonio eterosessuale o le proposte di unioni costruite su misura per le coppie omosessuali).
QUEERevolution vuole essere un luogo aperto a tutte le persone che ne condividano gli scopi e che abbiano voglia di impegnarsi nel realizzarli, senza preclusioni basate sull'appartenenza a partiti politici o associazioni, proprio per la sua stessa natura di “movimento partecipato”.
QUEERevolution è su Facebook: basta digitare queerevolution nella casella di ricerca e cliccare “mi piace” sulla pagina del movimento
fonte http://www.zoomsud.it/
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