lunedì 28 giugno 2010

A Napoli 26 Giugno 2010, Gay pride senza esibizionismi

Omosessuali, lesbiche e transessuali tornano a sfilare per le strade di Napoli, a tredici anni dall'ultimo Gay Pride e alla vigilia di un voto che ha rischiato di avvelenare con la polemica una manifestazione che si è svolta in modo pacifico all'insegna dello slogan "Liberi tutti, libere tutte". 

Sono state le adesioni all'evento, o la mancanza di esse, di esponenti politici locali e nazionali a creare un po' di polemica attorno al Napoli Pride. Totalmente assente il centrodestra, i partiti di centrosinistra hanno fatto sentire il loro sostegno al corteo anche se gli organizzatori hanno lamentato l'assenza di "un'adesione ufficiale del PD alla manifestazione". 

Presenti, oltre a numerosi rappresentati della giunta comunale, la parlamentare del Pd Paola Concia, l' assessore alle Pari Opportunità della Regione Campania Alfonsina De Felice, l'assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli Giulio Riccio.

C'era anche il segretario nazionale di Rifondazione comunista Paolo Ferrero che ha colto l'occasione per criticare la reticenza del Pd "a partecipare a qualsiasi movimento sociale avvenga nel Paese". Assenti fisicamente Rosa Russo Iervolino e Antonio Bassolino, ma sia il sindaco che il presidente della Regione, che ieri aveva fatto visita agli organizzatori, hanno dato il loro patrocinio alla manifestazione che da piazza Bellini è arrivata fino a piazza del Gesù passando per piazza Matteotti.

Tre luoghi scelti dagli organizzatori perché simbolo di libertà e antifascismo. Al suono di brani legati alla cultura omossessuale, un corteo composto da circa mille persone ha sfilato in modo ordinato per via Roma, nonostante la strada fosse stata solo parzialmente chiusa al traffico.

Poco lavoro per le decine di poliziotti che sorvegliavano sul regolare svolgimento della manifestazione, mentre incuriositi dalla folla colorata i passanti del centro storico hanno scattato diverse foto con i loro telefonini. Unico momento di tensione, la separazione del corteo a piazza Matteotti in due tronconi: quello istituzionale, rappresentato dagli organizzatori, e quello "dissidente" dei collettivi universitari che hanno continuato a suonare musica a tutto volume ostacolando di fatto gli interventi dal camion dell'Arcigay.

Da sottolineare l'assenza di stereotipi da gay pride. A parte qualche boa di struzzo e un paio di tacchi a spillo, non c'é stata alcuna forma di esibizionismo al Napoli Pride, una manifestazione nata soprattutto per lottare "contro ogni fomra di discriminazione", come ha ricordato Carlo Cremona, presidente di I-Ken.
fonte notiziegay.it  foto solonews.net

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