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sabato 27 marzo 2010
DIRITTI PER LE COPPIE LGBT, OMOSESSUALI: “TRENTO PIU’ AVANTI DI BOLZANO”
«Nel rinvio ci vedo pure un segnale positivo, mi fa ben sperare, ma è una valutazione del tutto soggettiva poiché la Corte Costituzionale è un organismo super partes per eccellenza e non è assolutamente prevedibile». Enrico Oliari , consigliere comunale del Pdl a Merano e presidente dell’associazione gay liberali, è parte in causa nel ricorso presentato alla Corte Costituzionale con cui è stata chiesta la legittimità a celebrare in Italia matrimoni tra persone dello stesso sesso. Una decisione epocale che doveva essere presa ieri ma che è stata rinviata dopo Pasqua. Oliari, assieme al suo compagno Lorenzo Longhi, vive in Trentino. Dove, dice, sui contributi per la prima casa siamo più avanti che nel vicino Alto Adige.
Vivete in Trentino perché in provincia di Bolzano la legge non vi tutela? Ne ho parlato anche a Merano in Consiglio comunale, dove sono consigliere. In Alto Adige è stata fatta una legge sull’edilizia abitativa agevolata nel 1990 che prevedeva la possibilità di dare un contributo alle coppie conviventi more uxorio. Poi, la giunta Durnwalder, nel 1991, ha specificato che per coppie conviventi more uxorio si intende persone di sesso diverso. Questo nonostante un decreto del Presidente della Repubblica dell’89 in cui si specifica che con quella dicitura di intendono semplicemente due persone che vivono insieme. E in Trentino? Qui la legge si rifà proprio a quel decreto del Presidente della Repubblica, infatti noi abbiamo potuto ottenere i contributi per l’acquisto della prima casa, anche perché io avevo gli anni di residenza necessari. Che effetto fa questa differenza sostanziale tra due province così vicine? Su questo aspetto io trovo il Trentino molto più evoluto dal punto di vista giuridico e della convivenza sociale rispetto all’Alto Adige. Su questo non c’è dubbio e lo dico anche senza alcun problema. Da questo punto di vista l’Alto Adige si trova più indietro. Tornando al ricorso, c’è chi sostiene che il rinvio sia un bene perché, con le elezioni di mezzo, si evitano strumentalizzazioni politiche. É d’accordo? Si. Infatti, secondo me, questo rinvio è stato molto corretto, per quanto io non ci dorma di notte. Poi, quando pensi che tu puoi essere una delle persone che nel suo piccolo può contribuire a fare un pezzettino di storia, chiaramente una certa agitazione c’è. Se la decisione fosse a vostro favore lei ed il suo compagno sareste ricordati come tra i primi ad aver abbattuto un muro fin’ora invalicabile. Questo senza dubbio. Ma consideri che il movimento omosessuale italiano ha sempre portato avanti delle battaglie che non erano del tutto condivisibili e cioè la creazione di istituti giuridici di serie B come i Pacs alla francese, o i Dico, per cui andiamo invece addirittura in serie Z. Quindi alla fine il movimento di centrosinistra ha sempre portato avanti il riconoscimento delle coppie di fatto come due nonnini che vivono insieme. Io invece, che ho comprato casa con il mio compagno, i diritti da nonnino non li voglio. Ma voglio qualcosa di più. Ci sono altre richieste fondamentali che vengono dal mondo omosessuale per raggiungere pari dignità con le coppie etero? Proprio stamattina (ieri, ndr) ne parlavo con un esponente della Lega: lui diceva che alcuni diritti si ed altri no. Ma quali?Mettendoli tutti insieme è saltato fuori il matrimonio: che in realtà, in sede civile, altro non è che un contratto che stabilisce determinati diritti e doveri. Perciò il matrimonio tra persone dello stesso sesso risolverebbe i problemi di discriminazione? Indubbiamente è la soluzione ottimale. Le faccio un esempio pratico: tra pochi giorni il mio compagno sarà operato agli occhi e non ci vedrà per un po’, circa tre o quattro giorni. Io non posso neppure prendere il congedo parentale sul lavoro, capisce? Non si tratta di cose campate in aria ma necessarie: prima parlavamo della casa, ora di salute. Perché in Italia c’è tutta questa avversione nei confronti delle unioni omosessuali? C’è il Vaticano ed una visione della politica di carattere moralistico: ma non solo su queste tematiche. Pensi cosa avviene ogni volta che si parla di cellule staminali o di altri argomenti. Sembra quasi che le decisioni sulle tematiche etiche siano demandate alla Chiesa: ma noi siamo uno Stato laico, non siamo tutti cattolici, per quanto io stesso abbia un profondo rispetto per il sentimento cattolico. L’Italia è di tutti e quindi il vero problema è questa moralità: i gay chiedono un matrimonio civile, mica quello religioso che rimane ad appannaggio della Chiesa.
fonte iomiimpegno
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