mercoledì 24 marzo 2010

Processo Arkeon : Arcigay Bari parte civile



Il caso della psicosetta Arkeon, la più grande mai esistita in Italia fino ad oggi, che prometteva di curare malattie gravi come il cancro, e di guarire anche l’omosessualità, ha coinvolto anche la comunità omosessuale. È di alcune settimane fa la notizia che la setta Arkeon aveva spillato ben 50.000 euro ad un padre di Fermo, con la promessa di guarire il figlio dall’omosessualità. Il ragazzo ha subito violenze, ed il padre ha speso una fortuna, e tutto ciò va punito, insieme alle altre barbarie compiute dalla psicosetta. Per questa ragione, il Comitato provinciale Arcigay Bari “Liberi di Essere Liberi di Amare” ha deciso di presentare l’istanza di costituzione a parte civile nel processo penale contro gli undici indiziati.
I fatti contestati alla psicosetta risalgono al periodo compreso tra il 1999 e il 2008, e durante il processo, sono già 270 i testimoni che vorrebbero parlare a favore di Arkeon. Tutti i testimoni sono adepti della psicosetta.

Arcigay Bari ha nominato come difensore Enrico Fusco, avvocato ed ex presidente del Comitato Provinciale Arcigay Bari.

Francesco Camasta, presidente del Comitato Provinciale Arcigay Bari ha dichiarato: “E’ la prima volta che l’associazione barese si costituisce parte civile in un giudizio: è un atto molto importante perché, con queste azioni, il Comitato barese può davvero svolgere a pieno il compito di tutela e promozione del benessere delle persone omosessuali del territorio”.
fonte gaywave

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