sabato 5 settembre 2020

Red Shoes, il figlio del boss: la storia di Daniela Lourdes Falanga arriva al Festival di Venezia

Antinoo Arcigay Napoli è felice di annunciare che, domenica 6 settembre, dalle ore 14, presso l’Hotel Excelsior del Lido di Venezia, Italian Pavillon (Sala Tropicana), nell’ambito della 77esima edizione del Festival del Cinema di Venezia, sarà presentata l’anteprima del film “Red Shoes - il figlio del Boss” biopic sulla vita di Daniela Lourdes Falanga, presidente di Antinoo Arcigay Napoli e donna transessuale figlia di un boss oggi condannato all’ergastolo che ha dovuto affrontare un percorso irto di ostacoli e pregiudizi per arrivare ad essere quello che è oggi: un simbolo di inclusione, di orgoglio e di rivendicazione di diritti e dignità.


Il documentario, girato in estate tra Napoli, Pompei, Castellammare di Stabia e Torre Annunziata, è stato realizzato dalla regista Isabella Weiss con l’autrice Raffaella Anastasio, entrambe presenti alla première veneziana, e si avvale delle musiche originali di Marco Zurzolo, musicista e compositore napoletano di fama internazionale. 

 
Daniela Lourdes Falanga, prima donna transessuale a ricoprire la carica di presidente di una delle Associazioni LGBT più longeve di Italia, ha dichiarato: Il momento più sensibile di questo straordinario documentario è stato quando la regista mi ha chiesto cosa fosse la vita per Raffaele.
E a quella domanda non ho saputo che rispondere la verità: era la morte, l’amica che poteva liberarmi dal dolore di non essere me stessa. A quel punto ho pianto e hanno dovuto interrompere le riprese.”


Uno staff incredibile quello di CameraWork, con regia di Isabella Weiss, la sceneggiatura di Alessandra Anastasio e l’infinito Gianni Mammolotti, candidato al David di Donatello per Malarazza - continua la Falanga - Sono stati giorni in cui siamo passati dall’ottenimento della legge regionale contro l’omolesbobitransfobia, in cui chiaramente mi rivedo insieme ai miei compagni di attivismo, alla narrazione di un’esistenza convulsa e ai margini, poi rielaborata con determinazione per il bene comune.

 
Un racconto difficile da credere, troppo doloroso, ma anche la grande vittoria del bene comune, della libertà, delle relazioni, delle attività della mia associazione Antinoo.
Forse in un documentario potrà essere chiaro come un bambino possa ricongiungersi alla madre, a sé stesso, armai adulta e rinata.

fonte:  www.arcigaynapoli.org

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