Una risorsa incredibile, che permetterà agli studiosi di tutto il mondo
di approfondire la storia del museo newyorkese e non solo. 3500 progetti
espositivi sono consultabili sul sito del MoMA, con tanto di foto,
catalogo e comunicato stampa.
In foto: Bauhaus 1919-1928, in mostra al MoMA nel 1929
Tutta la storia del MoMA riunita in un sito web. Il
museo newyorkese conferma il suo interesse per il digitale e la sua
vocazione alla condivisione del sapere con una nuova, straordinaria
iniziativa. Dopo aver messo online gran parte della propria collezione
rendendola accessibile sotto forma di immagini in alta risoluzione
(oltre 70.000 opere), torna con un nuovo progetto, unico nel suo genere.
Da qualche giorno è infatti online l’archivio di tutte le mostre
realizzate dal museo dalla sua fondazione, nel 1929, a oggi. 3.500
esposizioni, raccontate tramite fotografie, cataloghi, inviti e persino
comunicati stampa. Un patrimonio inestimabile per gli studiosi di tutto
il mondo, che potranno accedere liberamente a un gran numero di
documenti finora rimasti sepolti negli archivi, materiali che
costituiscono un prezioso spaccato dell’evoluzione nel modo di concepire
e allestire le mostre d’arte.
Clicca sul link per accaedere all'archivio > www.moma.org/history
DAL BAUHAUS A PICASSO
Ad aggiungere ancora valore a questa iniziativa, finanziata dalla Leon
Levy Foundation, c’è l’approccio open source: il codice del progetto è
stato messo in sharing tramite il sito GitHub, insieme a quelli che
riguardano le opere in collezione e i loro autori. Questo permetterà a
tutti di effettuare ricerche complesse incrociando i vari database; si
potrà, ad esempio, scoprire quante volte un artista è stato esposto nel
museo o quante volte ha lavorato con un determinato curatore. Tra le
tante mostre ormai mitiche che potete trovare nell’archivio, c’è quella
sul Bauhaus realizzata nel 1939 solo cinque anni dopo la chiusura della scuola da parte dei nazisti; oppure Eight Automobiles, la prima di una serie di esposizioni sulle automobili installate nello Sculpture Garden e curata da Philip Johnson nel 1951. O ancora, l’evento blockbuster dedicato a Pablo Picasso nel 1980.
UN ARCHIVIO VIVENTE
“Questo progetto è stato concepito come un archivio vivente, e non come una pubblicazione web una tantum”, ha dichiarato Fiona Romeo, direttrice del settore Digital Content and Strategy del MoMA, “verrà aggiornato continuamente con le nuove mostre e i documenti verranno aggiunti man mano che vengono prodotti.”
Nei piani di sviluppo è anche inclusa la digitalizzazione di video e
film conservati nell’archivio del Department of Film del museo, che ha
ormai 80 anni di storia; una sezione dedicata alla performance art, sia
al MoMA che al MoMA PS1, e infine un identico archivio delle mostre
dedicato alla “succursale” del museo americano nel Queens.
fonte: ByValentina Tanni www.artribune.com
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