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lunedì 13 maggio 2013
Lgbt: Omofobia in Russia, giovane gay torturato a morte
L’hanno trovato nudo nel cortile di un palazzo a Volvograd, il corpo pieno di ferite, probabilmente inferte con pezzi di vestro, soprattutto nella zona dei genitali. ù
E’ l’ennesima vittima dell’omofobia in Russia, dove è in atto una vera e propria campagna contro gli omosessuali.
Il ragazzo di 23 anni è morto venerdì scorso e probabilmente ad ucciderlo sono stati due suoi amici. Secondo una prima ricostruzione la vittima stava festeggiando insieme ad altri la ricorrenza del 9 maggio, il giorno della vittoria degli alleati sui nazisti, quando ha deciso di rendere nota la sua omosessualità scatenando così la reazione violenta dei presenti.
La polizia sabato ha arrestato un 22enne e un 27enne, quest’ultimo ha precedenti penali. Gli investigatori hanno reso noto alla France Presse la particolare crudeltà del crimine: “La testa del ragazzo è stata fracassata con una pietra e il giovane è stato anche sodomizzato con una bottiglia”, hanno precisato.
E’ raro che le forze dell’ordine in Russia rendano noto il carattere omofobico di un crimine. Secondo gli attivisti di solito molti reati commessi contro i gay non sono descritti come tali dalla polizia.
Questa volta però è stato proprio chi conduce le indagini a far quel riferimento.
E le associazioni per la difesa dei diritti umani hanno subito puntato il dito sul clima anti-gay che sta pervadendo il Paese.
Lo scorso gennaio la Duma ha approvato in prima lettura una legge che vieta la propaganda omosessuale e che metterà al bando qualsiasi manifestazione gay di cui potete leggere qui.
Secondo Nikolai Alexeyev, uno dei principali attivisti pro-diritti omosessuali in Russia, se il provvedimento passasse in via definitiva gli omofobi potrebbero sentirsi più liberi di attaccare un gay.
“Il mostruoso delitto di Volgograd – ha detto Alexeyev - dimostra che la politica omofoba portata avanti dal governo sta dando i suoi frutti”.
Nelle prossime settimane la legge dovrebbe passare gli ultimi scogli alla Duma e, a quel punto, mancherà solo la firma di Putin perché entri in vigore. Russia Unita, il partito del presidente, sta anche pensando di presentare un emendamento che infligge multe sostanziose a chiunque dia sostegno pubblico agli omosessuali.
La posizione di Putin sull’argomento è nota: nega che il suo governo stia discriminando gli omosessuali ma critica chi è gay perché non contribuisce alla crescita demografica. Qualche settimana fa opo il sì del Parlamento francese alle unioni tra coppie dello stesso sesso e alla possibilità di queste di adottare bambini, Putin ha proposto di rivedere l’accordo sulle adozioni con Parigi.
In Russia l’omosessualità fino al 1993 l’omosessualità era un reato e fino al 1999 è stata considerata una malattia mentale.
Articolo di Monica Ricci Sargentini
fonte http://lepersoneeladignita.corriere.it/2013/05/13/russia-giovane-gay-torturato-a-morte/
Labels:
discriminazioni lgbt,
omofobia e violenza,
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