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sabato 27 aprile 2013
LGBT Philadelphia, arriva l’Equality Bill
Philadelphia si conferma la colonna portante dei diritti LGBT in America.
La quinta città più grande degli Stati Uniti ha infatti approvato, come riportato da LGBTQ Nation:
http://www.lgbtqnation.com/2013/04/philadelphia-city-council-approves-landmark-lgbt-equality-bill/
un equality bill a tutela dei diritti legali delle coppie dello stesso sesso; il sindaco Michael Nutter ha dichiarato che entro breve apporrà anche la sua firma sul documento.
Philadelphia si trova in Pennsylvania, che abolì la legge contro la sodomia nel 1980, quando alcuni cittadini promossero azioni legali contro lo Stato. Ciononostante, le unioni civili sono consentite solo a Philadelphia; ora, l’equality bill sarà una garanzia in più per le coppie omosessuali.
Il promotore del documento, il consigliere Jim Kenney, ha infatti istituito un fondo di credito per consentire anche alle famiglie con genitori dello stesso sesso di far valere i loro diritti in sede legale. Sono previsti, con questo provvedimento, anche degli incentivi statali per gli avvocati che decideranno di assistere le coppie LGBT; 14 consiglieri contro 3 hanno firmato una proposta di legge che rafforza molto i diritti omosessuali in una città già all’avanguardia da questo punto di vista.
Il documento si pronuncia anche a tutela della popolazione transgender: sarà compito del governo garantire l’assistenza per le spese mediche e sanitarie, inclusi anche gli interventi chirurgici.
Dal punto di vista burocratico, sarà più semplice il cambiamento di nome e sesso sui documenti; tutto dovrà essere gender neutral, e non ci dovranno essere distinzioni di tale sorta. Viene proibita, oltretutto, qualsiasi forma di discriminazione sanitaria contro la popolazione omosessuale e transessuale.
Brian Sims, la prima persona apertamente gay ad essere eletta nella Pennsylvania General Assembly, ha definito i membri del consiglio agents of equality, «attori dell’uguaglianza». Jim Kenney sostiene: «Il disegno di legge riconosce l’umanità e l’essere cittadini di queste persone, e i loro pieni diritti a partecipare a tutto quello che la legge ha da offrire a chiunque altro».
Philadelphia si schiera in favore di una cittadinanza al tempo stesso eterogenea ed unita, con gli stessi diritti per ogni suo membro, riconosciuto tale in favore della dignità umana.
Lo Stato della Pennsylvania si avvicina ancora a quanto auspicato da Barack Obama nel suo discorso di insediamento alla Casa Bianca, nel 2013: «Il nostro viaggio verso la libertà non potrà dirsi completo fin quando i nostri fratelli e le nostre sorelle omosessuali non saranno trattati come tutti davanti alla legge; se è vero che tutti siamo creati uguali, allora l’amore tra ciascuno di noi deve essere trattato allo stesso modo».
fonte http://ilreferendum.it di Chiara Gagliardi
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