giovedì 16 settembre 2010

Lgbt Transessualità e Transessualismo. Lettera aperta: Trans FtM (da femmina a maschio) innamorato di un trans, risponde Dr. Giuliana Proietti


Buonasera,ho 27 anni e sono un giovane transessuale FtM.Di recente ho cominciato una frequentazione con un ragazzo,anche lui transessuale.E’ questa una storia che vivo “segretamente” ,dal momento che la mia transessualità è già poco accettata (è raro che abbia trovato appoggio e/o comprensione da parte di qualcuno),quindi la mia storia è vista ancora più male,perchè molti si chiedono come mai non abbia vissuto “semplicemente”da donna,dal momento che ho una relazione con un uomo.

Non tutti comprendono la differenza tra identità di genere e orientamento sessuale e mi danno molto filo da torcere.
Comunque,col mio compagno ho rapporti sessuali ,per quanto il mio corpo lo permetta,ma è la prima volta che ho rapporti così “alternativi”(non avendo un pene e essendo ancora bloccato da un corpo che mette disagio,è un po” difficile organizzarsi).

E’ la prima volta ma la vivo molto bene,mi sento finalmente a mio agio in confronto a quando ero “costretto” a calarmi in un ruolo non mio.
Volevo chiederle:è una situazione che può durare?Abbiamo trovato la nostra dimensione “alternativa” e la viviamo bene…ma può essere una dimensione stabile?temo che col passare del tempo lui possa iniziare a desiderare quella virilità che io fisicamente non posso dargli in toto.

E’ come se non riuscissi ancora ad abituarmi al fatto che non tutti i rapporti sono fatti secondo “standard”,ma ci sono anche quelli “alternativi”.
Lei cosa ne pensa?
Grazie mille,
F

Gentile F.,

Non credo che l’essere forniti dei “giusti” attributi per soddisfare il piacere dell’altro sia di per sé foriero di stabilità e certezze nella coppia: se così fosse, nessuna coppia eterosessuale si separerebbe, nessuna coppia etero avrebbe problemi sessuali…

Dunque, se è vero questo, deve essere vero anche il contrario, cioè che una coppia possa rimanere insieme, pur non essendo dotata naturalmente degli strumenti che sarebbero più “adatti”, in base al proprio orientamento sessuale. Del resto, nei rapporti stabili, oltre alla sessualità c’è anche il piacere di stare insime, l’amicizia, la complicità, la solidarietà, la stima…

Non è detto dunque che il suo partner debba necessariamente stancarsi a causa delle sue “carenze”. Inoltre, se due persone sono entrambe adulte e consenzienti, non commettono alcun reato amandosi e avendo rapporti sessuali e l’unico giudizio morale che ha davvero valore in queste cose è quello dei due interessati. Nessun altro infatti è in grado di esprimere giudizi sull’argomento (poiché fa comunque riferimento a propri schemi mentali, ai propri pregiudizi).

Detto questo, visto che siete nati geneticamente uomo e donna, non si può non dire che la vostra vita potrebbe essere molto più facile se riusciste a vivere la vostra sessualità nel vostro privato, senza voler necessariamente coinvolgere gli altri nel vostro essere “diversi”. Tante persone sono “diverse”, eppure nessuno lo sa… Non è certo bello nascondersi, ma credo che essere costantemente al centro dell’attenzione non giovi, alla lunga, né alla salute psicologica delle persone, né al loro rapporto di coppia.
Dr. Giuliana Proietti
fonte ilsessoelamore.it

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