giovedì 5 agosto 2010

Lgbt, Anche la Cgil chiede uno stop alla violenza omofoba


Il logo della Cgil Sull’aggressione ai danni di due giovani omosessuali avvenuta a Pesaro nella notte tra il 27 e il 28 luglio, la CGIL Nuovi Diritti Marche, che da anni opera per fornire informazioni e tutela contro ogni forma di discriminazione, in particolare contro le persone LGBT (lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, transgender) esprime, qualora venga confermata dalle indagini, la propria “profonda indignazione e condanna di quest'ennesimo episodio di violenza omofoba , rivolgendo alle due vittime tutto il proprio sostegno e solidarietà”.

Si augura inoltre che “si possa far piena luce su quest'episodio e che coloro che possano fornire informazioni utili alle indagini svolgano serenamente il proprio dovere civico presso le autorità competenti ricordando che il silenzio non è mai innocente”.

“Se confermata dalle indagini –aggiunge Cinzia Massetti, responsabile dell’Ufficio Nuovi Diritti Cgil Marche sorto a Pesaro alcuni anni fa - la brutale e vile agressione omofoba mostrerebbe come purtroppo anche la provincia di Pesaro Urbino non sia immune da questa escalation di violenza e intolleranza verso le persone LGBT che sta investendo il nostro Paese.

Certamente essa è anche il frutto della campagna di intolleranza verso ogni forma di differenza portato avanti anche da alcuni esponenti di questa maggioranza di Governo, in particolare verso le persone LGBT e che hanno visto più volte il nostro Paese richiamato, per xenofobia e omofobia dall' Unione Europea e più volte protagonista negativo nei Tribunali e alla Corte di Giustizia UE.

Di fronte a episodi di questo genere, la risposta delle istituzioni, delle associazioni, della società civile deve essere di una condanna forte, senza se e senza ma.

Purtroppo, in particolare nel corso dell'ultimo anno, alcuni episodi accaduti nella nostra provincia, come il tentativo di impedire un'assemblea scolastica sull'omofobia, la mancata esibizione del coro Komos, le titubanze o reticenze nel promuovere campagne contro l’omofobia e l’istituzione dei registri per le unioni civili, mostrano come si sottovaluti o si tenti di accantonare questo problema, di fatto ostacolando iniziative volte a sensibilizzare su queste tematiche.

Occorre invece promuovere- conclude -una campagna di prevenzione, educazione e sensibilizzazione contro la violenza omofoba e il bullismo a sfondo omofobo, specie nelle scuole, dando seguito, anche sul territorio della provincia di Pesaro Urbino, alla campagna contro l'omofobia promossa dal Ministero delle Pari Opportunità in collaborazione con le Associazioni LGBT, tra cui Arcigay”.
fonte pesarourbinonotizie,dalla Cgil di Pesaro e Urbino

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