martedì 6 aprile 2010

Salute: gonorrea resistente agli antibiotici, praticare sesso protetto!!


Preveniree è l'unico modo per evitare il contagio. La gonorrea colpisce chiunque non utilizzi il preservativo, soprattutto negli incontri occasionali

Non tutti sono a conoscenza di questa malattia. Abbiamo provato a chiederlo a ragazze tra i 20 e i 30 anni e il risultato è stato deludente. Solo il 35 percento era a conoscenza della sua trasmissione attraverso rapporti sessuali. Il 5 percento ha provato a dare una risposta sbagliando. Il resto ha preferito fare scena muta. Insieme alla candida, è una delle malattie più trasmesse ed è per rispetto al nostro corpo che dobbiamo riconoscerne i sintomi, se proprio non riusciamo a prevenirla.

Purtroppo è sempre più in voga il “sesso libero”, senza precauzioni. Già in tenera età si passa da un letto ad un altro senza il minimo controllo e senza sapere a cosa si va incontro. Si manifesta con un flusso abbondante di pus ed è maggiormente visibile soprattutto nell’uomo. Lo scolo è un liquido giallastro e maleodorante che sporca gli indumenti e irrita la mucosa del glande. Nella donna è leggermente differente. Non è infatti così evidente e solo attraverso un esame di laboratorio e una visita interna dal ginecologo è possibile riscontrarla. Esiste anche la cosiddetta gonorrea orofaringea, trasmessa attraverso sesso orale, oppure quella rettale e perianale riscontrata soprattutto nelle donne e negli omosessuali.

La cura a seguito della diagnosi è a base di antibiotico. L’unico reale problema ultimamente è uscito fuori da una ricerca dell’Health protection agency. Sembra infatti che l’infezione stia diventando immune ai medicinali finora utilizzati. “Probabilmente sarebbe meglio iniziare a prescrivere più dosi, invece dell’unica che si usa adesso – ha affermato Catherine Ison, dell’Health protection agency – altrimenti nel prossimo futuro potrebbero emergere ceppi del batterio resistenti a tutti i trattamenti. I farmaci che si usano adesso sono efficaci, ma emergono già i primi segni di resistenza – ha continuato l’esperta – forse si deve andare verso l’uso di più dosi, o di diversi antibiotici insieme, anche perché non ci sono nuovi farmaci in studio“. La ricerca va avanti, ma noi donne dobbiamo prendere in mano la situazione ed evitare di consumare rapporti sessuali non protetti. Purtroppo tutte le persone attive sessualmente sono a rischio. Banale è anche consigliare la pulizia del corpo perché, purtroppo, per il contagio basta un attimo. Oltretutto ve ne potete rendere conto solo dopo una o due settimane, in quanto è questo il periodo d’incubazione della malattia.
fonte Roberta Santoro donna.fanpage

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