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Poche settimane fa vi avevo riportato il grave episodio di omofobia avvenuto all’Università Statale di Milano, dove un ragazzo omosessuale di diciannove anni è stato insultato e minacciato da un passante, perché stava attaccando dei volantini per pubblicizzare un cineforum Lgbt. Il passante aveva inveito contro il ragazzo gay: «Attaccane un altro e ti ammazzo di botte — aveva gridato l’omofobo passante — per voi malati qui non c’è posto».
Ebbene, dopo qualche settimane si è finalmente riusciti a risalire al colpevole dell’aggressione verbale. Non si tratta di uno studente dell’ateneo, ma di un addetto ai lavori, un giovane lavoratore dell´azienda che fa manutenzione.
Dopo questa constatazione, l’università si è impegnata a vincolare le aziende assunte a «rispettare gli studenti, il personale, e i valori di uguaglianza che reggono l´ateneo».
La Statale di Milano ha anche deciso di creare uno sportello pubblico “contro ogni forma di discriminazione“. Le persone vittime di discriminazione potranno infatti raccontare la propria vicenda, anche inviando un messaggio di posta elettronica all’apposito indirizzo e-mail.
Via | gaynews
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