L’iniziativa unitaria promossa ad un anno da allora è per dare visibilità e testimonianza al settore tutto, per alzare i riflettori sui rischi che il prolungarsi della pandemia e delle conseguenze gravi che potrebbero determinare chiusure definitive di teatri e cinema e la perdita di posti di lavoro e di molte professionalità importanti in tutti i comparti.
Si propone di dare un impulso mirato a tutti i soggetti in campo per la ripartenza possibile e necessaria. Le condizioni di sicurezza unitamente alle risorse disponibili debbono indirizzarsi senza indugio alla ripartenza della programmazione e dell’attività produttiva.
Si vuole anche evidenziare quanto i cambiamenti in atto, rispetto alla realizzazione e fruizione di spettacolo in tempo di pandemia hanno accelerato l’utilizzo dello streaming, già presente nella distribuzione e che richiede un adeguamento complessivo del sistema in termini di supporto, riconoscimento, risorse e rivolto alla valorizzazione dello spettacolo dal vivo insostituibile.
Intendiamo sollecitare l’attenzione da parte della politica e delle istituzioni nazionali e locali sulla necessità di interventi non più rinviabili per una Riforma strutturale che preveda:
• Intervento pubblico e finanziamenti del settore, con modalità e tempi certi di erogazione ed un monitoraggio costante sui fondi (FUS);
• Un Recovery plan con investimenti nuovi e strutturali nel tempo per la Cultura;
• Un sistema di protezione sociale con ammortizzatori adeguati per sostenere il lavoro, sviluppare l'occupazione e riconoscere le professionalità nel settore;
• Un sistema normativo di rafforzamento e tutela sulla previdenza e l’assistenza.
Vogliamo segnalare le condizioni di instabilità e precarietà in cui vive da troppo tempo larga parte del mondo del lavoro nel settore e rilanciare una stagione contrattuale per la stabilità e l’innovazione nei comparti:
• Fondazioni Lirico Sinfoniche e Teatri;
• Cine-Audiovisivo comprensivo di attori, stunt-men, troupe, generici e doppiaggio.
Abbiamo predisposto l’iniziativa con un profilo di mobilitazione che richiami il trascorso anno dal 23 febbraio 2020 inizio di applicazione dei Dpcm con le restrizioni e chiusure, ad oggi 23 febbraio 2021 con il perdurare delle chiusure e blocco delle attività non adeguatamente sostenute ed inoltre la volontà di tutte le lavoratrici e lavoratori della ripartenza.
La Cultura è un bene comune e và ad ogni conto salvaguardato non solo per chi ci lavora ma per tutti i cittadini di questo paese.
Roma, 12 febbraio 2021
Le Segreterie Nazionali di Slc Cgil – Fistel Cisl – Uilcom Uil - fonte: https://www.slc-cgil.it
Nessun commento:
Posta un commento