mercoledì 28 ottobre 2020

Roma > La Festa del Cinema: a Été 85 di François Ozon


La Festa del Cinema: a Été 85 di François Ozon è il Premio del Pubblico BNL e palmarès finale anche per Alice nella città dove la Giuria dei ragazzi ha premiato Kajillionaire con un Premio speciale a Punta Sacra. In chiusura Fuori era Primavera, film di memoria collettiva sull’Italia del lockdown firmato da Gabriele Salvatores. 

Été 85 di François Ozon è Premio del Pubblico BNL alla quindicesima edizione della Festa del Cinema di Roma. Il riconoscimento, in collaborazione con il Main Partner della Festa del Cinema, BNL Gruppo BNP Paribas, premia ogni anno il film più votato dagli spettatori fra i titoli della Selezione Ufficiale: Été 85 è stato infatti votato dagli spettatori delle sale dove il film ha avito le repliche dopo il debutto all’Auditorium. Dalla Francia Ozon, bloccato dal Covid, ha inviato il suo grazie “per questo bel premio al pubblico di Roma” sottolineando in un suo commento che “Été 85 è stato girato in pellicola per consentire agli spettatori di condividere le emozioni dei personaggi in una sala cinematografica”, un’attenzione alle sale preziosa mentre anche la Festa del Cinema in chiusura ha vissuto l’ultima giornata di proiezioni  prima del lockdown che ha chiuso per decreto le sale al 24 Novembre.

E anche Alice nella Città, manifestazione autonoma e parallela della Festa del Cinema di Roma dedicata ai bambini e ai ragazzi, anche sponsorizzata da BNL Gruppo Bnp Paribas, ha chiuso la maratona di questo difficile 2020 con l’anteprima de Le streghe di Robert Zemeckis nel nuovo spazio della Nuvola di Fuksas all’Eur e l’annuncio del suo palmarès: dal Premio Alice 2020 (assegnato da una Giuria di 16 ragazzi di età compresa tra i 15 e i 18 anni) a Kajillionaire di Miranda July, al Premio  Speciale della Giuria a Punta Sacra di Francesca Mazzoleni , al Premio Raffaella Fioretta al Miglior Film Italiano – con un contributo di 3000 euro – scelto dalla Giuria composta da Dario Albertini, Valentina Lodovini e Riccardo Milani per Il mio corpo di Michele Pennetta. Tra gli altri riconoscimenti la Camera D’Oro Alice / MyMovies assegnata dan Eva Cools ,Agostino Ferrente, Caterina Guzzanti, Claudio Noce e Roberta Torre è andata a Ibrahim di Samir Guesmi con una  menzione speciale a Gagarine di Fanny Liatard, Jérémy Trouilh.

Il  Premio RB Casting al Miglior Giovane Interprete Italiano (in giuria Laura Muccino Roberto Proia, Tiziana Silvaggi è andato a Antonio Bannò con una  menzione speciale a Ludovica Francesconi per Sul più bello. Il DO Rising Star Award al Miglior Giovane Attore Internazionale l’ha avuto Enrik Enge per Tigers con una menzione speciale a  Alseni Bathily per Gagarine.  Miglior corto scelto da  Paola Minaccioni, Fabio Mollo e Carlotta Natoli El Silencio del Rio di Francesca Canepa, con una menzione speciale per la regia a Tropicana di Francesco Romano. Premio “Rolling Stone” alla Migliore Colonna Sonora, per Gagarine con una menzione speciale per la colonna sonora di Punta Sacra di Francesca Mazzoleni, firmata da Lorenzo Tomio e Theo Teardo, con brani originali del rapper Chiky Realeza.  Tra gli altri riconoscimenti la borsa di studio intitolata al fotografo Pietro Coccia, (1000 euro): a Giacomo Chapus per proseguire il percorso di studi.

Ultime battute prima di chiudere: per la Festa importante la qualità di film apprezzati unanimanente dalla critica e la ‘benedizione’, anche laica, di due assolute superstar di quest’edizione (il successo del film su Totti – pur in sua assenza – e del documentario su Papa Bergoglio che ha fatto parlare anche per le dichiarazioni sul tema delle unioni gay). L’impennata dei contagi è stata un nemico quotidiano, ma la Festa è riuscita a stare nelle sale, e a spalmarsi sul territorio, oltre l’Auditorium, come sul web attraverso la sua piattaforma in streaming dando attraverso il cinema anche  con grande attenzione al sociale, con le proiezioni a Rebibbia, al Policlinico Gemelli, a Tor Bella Monaca, nei musei, anche nelle case rifugio per le donne che hanno subito violenza. Con 260 talent, anche internazionali (tra loro Steve Mcqueen, John Waters dagli Stati Uniti, Vinterberg, Tom Yorke  Pete Docter, Damien Chazelle) ci sono stati spettatori eccellenti anche europei come Isabelle Huppert e Louis Garrel, a Roma per un set, e  molti nomi italiani, con la soddisfazione di aver mostrato 17 film di registe, scelti per la loro qualità, mostrando anche un piccolo film sorpresa come Le Eumenidi, opera prima superlow budget diventata un caso.

La pandemia sta cambiando anche le  nostre abitudini di spettatori ma Roma come Venezia ha dimostrato che al cinema si può andare in sicurezza. La Festa ha avuto infatti un’affluenza dell’85% sui posti disponibili, malgrado la paura. Il sistema delle prenotazioni e le conferenze stampa in streaming hanno funzionato e sono una strada da percorrere ancora.

Ultima foto di gruppo, ieri, quella per il film di Gabriele Salvatores (assente a causa del Covid, che ha contratto anche se è fortunatamente asintomatico)Fuori era primavera – Viaggio nell’Italia del lockdown, partecipato da migliaia di testimonianze video prodotte dagli italiani durante il lockdown del Paese, per raccontare i sentimenti e le emozioni di quei giorni. Un’operazione di memoria collettiva, Evento Speciale con la quale la Festa del Cinema ha dato l’appuntamento alla prossima edizione.

fonte:  https://welovecinema.it

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