Nonostante continui il quasi blocco totale delle attività teatrali e in generale dello spettacolo dal vivo
(che a causa delle restrizioni è pressoché fermo), nei luoghi che dal
15 giugno hanno riaperto ad attività di teatro e spettacolo si è
registrato un solo caso di contagio: è quanto emerge da
uno studio dell'Associazione Generale Italiana dello Spettacolo.
Vediamo in dettaglio quanto emerge dall'analisi svolta.
Il comunicato dell'AGIS
"Su 347.262 spettatori in 2.782 spettacoli monitorati tra lirica. prosa, danza e concerti, con una media di 130 presenze per ciascun evento, nel periodo che va dal 15 giugno (giorno della riapertura dopo il lockdown) ad inizio ottobre, si registra un solo caso di contagio da Covid 19 sulla base delle segnalazioni pervenute dalle ASL territoriali. Una percentuale, questa, pari allo zero e assolutamente irrilevante, che testimonia quanto i luoghi che continuano ad ospitare Io spettacolo siano assolutamente sicuri.
E' quanto emerge da un'indagine elaborata dall'AGIS — Associazione Generale Italiana dello Spettacolo su un campione interamente rappresentativo della pluralità dei generi e dei settori dello spettacolo dal vivo e che copre tutto il territorio nazionale.
Uno studio che, grazie all'APP IMMUNI. ha individuato un solo "caso positivo", e che in seguito ad accertamenti sanitari ha certificato la negatività di tutti gli spettatori entrati in contatto con lo stesso.
L'assenza di casi dal giorno in cui sono state riprese le attività di spettacolo, se correlata alla curva crescente di contagi che purtroppo sta colpendo il nostro Paese nelle ultime settimane, evidenzia quindi come il settore dello spettacolo sia stato, in termini di sicurezza, assolutamente "virtuoso", grazie alla professionalità degli operatori ed al senso civico degli spettatori.
L'esito dell'indagine dimostra, numeri alla mano, come il settore dello spettacolo, sempre nel pieno rispetto delle norme igienico sanitarie, ha dimostrato di essere capace di garantire la massima sicurezza ai propri lavoratori e al proprio pubblico"
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