mercoledì 7 ottobre 2020

Ma tu, ti vuoi bene? Il libro “Imparare ad amarsi” ci insegna come farlo

Abbiamo intervistato Gerry Grassi e Rosa Iatomasi, autori di un testo che è anche un viaggio interiore alla scoperta di ciò che ci rende felici

Trascorriamo i nostri giorni alla ricerca, a volte estenuante, del vero significato dell’amore perché ormai lo abbiamo compreso quanto questo sentimento nasconda in sé mille sfaccettature. Dalla paura di aprirsi, al desiderio nascosto di sentire, di nuovo, il cuore battere. Continuiamo a chiederci se c’è un modo giusto per imparare ad amare, senza però fare i conti con l’amore che dovremmo provare nei nostri confronti. Perché è vera quell’affermazione che dice che se non amiamo noi stessi, non possiamo aprirci agli altri.

E allora sorge spontanea una domanda: ma noi ci vogliamo bene davvero? Un interrogativo, questo, troppe volte lasciato in fondo agli abissi delle giornate che viviamo, ma che torna in auge con un testo più attuale che mai. “Imparare ad amarsi” è il libro che porta la duplice firma di due psicoterapeuti: Gerry Grassi e Rosa Iatomasi, un testo volto alla ricerca interiore dell’armonia e del benessere personale che pone l’accento sulla consapevolezza dei bisogni e delle esigenze che riguardano la sfera privata di ognuno di noi.

Gli autori ci hanno raccontato che questo libro altro non è che un viaggio per iniziare a vivere una vita libera dai condizionamenti. Nel testo viene proposto il metodo Dea Bricks Circle, sperimentato su centinaia di persone e basato su tecniche ed esercizi mirati con cui ogni persona può imparare a sconfiggere le sue paure e le sue credenze limitanti.

Abbiamo raggiunto i due autori del libro, già noti per i loro percorsi, sperimentati sui pazienti, volti a trasformare la vita delle persone, per scoprire in che maniera “Imparare ad amarsi” può trasformarsi in un percorso personale che porta alla felicità.

Come è nata l’idea di Imparare ad amarsi?
Imparare ad amarsi nasce dal desiderio di rispondere ad un bisogno trasversale ai tempi e alle culture: amare se stessi. Tutte le persone che da anni incontriamo nei nostri studi ma anche nei contesti più informali, come al bar o in pizzeria, riferiscono di non sentirsi soddisfatte e appagate, di vivere una vita sbiadita. Questi dati ci hanno spinto a riflettere insieme, a confrontarci e a trovare un modo per aiutare concretamente le persone a fare qualcosa per se stesse, a migliorare la propria vita. Così, durante il lockdown abbiamo lavorato intensamente al nostro progetto e abbiamo trasformato un momento di crisi e cambiamento radicale delle nostre abitudini in un processo creativo e produttivo.

C’è un’età per imparare ad amarsi?
Imparare ad amarsi non ha un’età: è possibile imparare ad apprezzare se stessi, a prendersi cura di sé, a sentirsi responsabile della propria esistenza in qualsiasi momento della vita. Imparare ad amarsi è un viaggio in quella che noi abbiamo denominato Piramide Dell’Amore per indicare ogni passo da compiere, mattoncino dopo mattoncino, per sentirsi in sintonia con se stessi. La parola che non dovrebbe mai mancare accanto ad amare è credere, cioè avere fiducia, ritenere possibile quello che ancora non si conosce.

Perché sembra così difficile oggi prendersi cura di se stessi?
Il prendersi cura di se stessi è troppo spesso interpretato come un atto di egoismo. Mettere se stessi al primo posto è dissonante con l’idea comune che si debba essere generosi verso gli altri e che per poter essere apprezzati è necessario amare prima gli altri. Amare se stessi è invece il primo passo per amare l’altro: chi non ama se stesso non ama davvero. Nel 1300 Paolo e Francesca si amavano in modo diverso dalle coppie di oggi che si dedicano i brani dei Coldplay. Viviamo in una società in cui molto spesso hanno la precedenza il successo, il denaro, lo status sociale. Tutto questo sposta il nostro focus, altera i valori nei quali crediamo e l’amore assume forme sbagliate, come attaccamento eccessivo o distacco.

Quanto la società influenza quello che siamo e quello che scegliamo di fare?
La società, così come la famiglia e tutte le persone che ruotano intorno a noi nella nostra quotidianità, sono la fonte di condizionamenti che assorbiamo fin dalla nascita e che ci accompagnano per sempre. La società concorre a stimolare le nostre aspettative, a modellare le nostre credenze, a creare le nostre abitudini. Tutto ciò avviene in maniera continua e graduale. Questo sicuramente ci aiuta nel processo di “addomesticamento” degli istinti con cui nasciamo ed è importante per consentire la nostra integrazione con gli altri, ma può diventare un grosso limite nel momento in cui silenzia i nostri desideri e i nostri bisogni personali.

Gerry Grassi e Rosa Iatomasi, con questo libro e i loro percorsi, consigliano a tutte le donne di non rinunciare mai a se stesse e di credere nella possibilità di prendere in mano la propria vita per costruirla così come la desiderano.

fonte:  https://dilei.it

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