martedì 5 maggio 2020

Danza: Una giornata, online, dedicata a Pina Bausch

Un evento per omaggiare la grandissima Pina Bausch: venerdì 8 maggio alle 20.30, sulla piattaforma MYMOVIESLIVE, Bim, Romaeuropa e MYmovies andrà in scena un evento esclusivo , dedicato ad un’importantissima artista che ha segnato, per sempre, il mondo della danza. In questa occasione verrà diffuso in streaming gratuito un dibattito in diretta tra esperti di danza, cinema, danzatrici e coreografe, seguito dal film, candidato al Premio Oscar, Pina di Wim Wenders. 


Attraverso un incontro live e un film rimasto nella memoria per la sua straordinaria potenza visiva, gli appassionati di cinema e danza potranno così assistere a un evento unico, che a partire dallo stile performativo senza precedenti di Pina Bausch, a 80 anni dalla sua nascita, cerca di rintracciarne il lascito nelle più recenti generazioni, senza dimenticare lo sguardo di chi scopre per la prima volta il suo lavoro o di chi, con un approccio differente alle arti coreutiche, lo osserva da lontano. 

L’incontro vedrà, tra gli altri, la testimonianza di Monique Veaute Presidente della Fondazione Romaeuropa, la partecipazione di Francesca Pennini, coreografa della compagnia CollettivO CineticO e oggi una delle menti più creative della danza contemporanea italiana.

Per partecipare gratuitamente online alla visione collettiva del film in streaming sarà sufficiente collegarsi dal proprio computer, tablet o device all’indirizzo https://www.mymovies.it/film/2011/pina/live/ e prenotare uno dei posti disponibili nella sala web.

Pinaè un film per Pina Bausch di Wim Wenders. 

Pina, con il Tannztheater Wuppertal Pina Bausch, è il tributo di Wim Wenders all’arte unica e visionaria della grande coreografa tedesca, scomparsa nell’estate del 2009.  Il regista ci guida in un viaggio sensuale e di grande impatto visivo, seguendo gli artisti della leggendaria compagnia sulla scena e fuori, nella città di Wuppertal, il luogo che per 35 anni è stato la casa e il cuore della creatività di Pina Bausch. 
fonte: www.giornaledelladanza.com

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