“In Europa e purtroppo anche in Italia, si deve registrare una rinnovata presenza di partiti, gruppi, personaggi politici che tentano di negare l’Olocausto, di minimizzare l’eliminazione sistematica di sei milioni di ebrei, di centinaia di migliaia di omosessuali, rom, disabili, testimoni di Geova, oppositori politici.
In Ungheria come in Grecia passando per la Russia, partiti, capi religiosi, intellettuali organizzano l’odio nel web, nelle piazze, fanno approvare leggi contro la “propaganda gay”, che nei fatti è la criminalizzazione di milioni di cittadini.
Ecco, dentro le democrazie, sempre più fragili a causa della crisi economica, che è accompagnata soprattutto dall’emergere dall’esasperazione nazionalista, della paura dei diversi, sfociano la violenza e l’emarginazione, benedetta in molti casi da capi religiosi irresponsabili e lontani dai veri valori del cristianesimo”.
E’ quanto afferma il presidente di Equality Italia, Aurelio Mancuso.
“Questo 27 gennaio non può, quindi, esser celebrato come un evento di cordoglio e di semplice ricordo di quello che è avvenuto. I semi dell’odio sono di nuovo stati cosparsi e soprattutto contro ebrei e gay si stanno di nuovo evidenziando i velenosi germogli della discriminazione violenta. Anche la chiesa cattolica deve riflettere rispetto al suo ruolo pedagogico, i continui attacchi alla dignità e alla vite delle persone omosessuali, sempre più pericolosamente somigliano alle teorie cui attinsero i nazisti per giustificare la persecuzione contro i gay e le lesbiche”.
fonte http://www.irispress.it
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sabato 26 gennaio 2013
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