Il capo della diocesi di La Spezia ordina la rimozione de documento in cui il parroco di San Terenzo giustifica il femminicidio con l'atteggiamento provocante delle donne.
Fole "tentare una inconsistente giustificazione" alle violenza sulle donne.
Il presidente di Telefono Rosa chiede l'intervento del Papa : "Intollerabile". Sul sito dei cattolici ultraconservatori la replica contro la "crociata dei pezzenti"
E' scomparso dalla bacheca della chiesa il volantino shock del parroco di San Terenzo che accusa le donne di 'provocare la violenza con abiti succinti'.
E' stato il vescovo di La Spezia ad ordinare che il documento fosse subito rimosso: "In nessun modo - scrive monsignor Luigi Ernesto Palletti, tradendo un incontenibile disappunto per lo scandalo - può essere messo in diretta correlazione qualunque deprecabile fenomeno di violenza sulle donne con qualsivoglia altra motivazione, né tantomeno tentare di darne una inconsistente giustificazione".
La notizia però ha sollevato la replica ben più furiosa dal presidente del Telefono Rosa: "Intervenga subito il Papa e il vescovo di La Spezia e sia rimossa quella dannata lettera".
E' inferocita Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente dell'associazione a favore delle donne: "In Italia, che è il Paese con il maggior numero di femminicidi d'Europa e ha un altissimo numero di violenze consumate all'interno delle mura domestiche, un episodio come questo non è più tollerabile".
Definisce il messaggio "una vera e propria istigazione a un comportamento violento nei confronti delle donne - scrive Telefono Rosa - così si offre un'inaudita motivazione ad atti criminali contro di esse".
Don Piero Corsi(in foto): "Quando vede una donna nuda cosa prova?"
Stessa reazione è temuta dai cattolici ultraconservatori ma con toni opposti: anche loro temeno una reazione violenta, ma non contro le donne, bensì contro il prete addidato come sostenitore del femminicidio da "quei tuttologi dell'informazione che hanno lanciato una sorta di crociata dei pezzenti". Proprio così scrive un corsivista sul sito dei cattolici ultraconservatori Pontifex.it, lo stesso che ha pubblicato nei giorni scorsi l'intervento di don Piero Corsi, parroco di San Terenzo a Lerici, due passi da La Spezia. "Se il figlio della madre uccisa da un amante dovesse scagliare una pietra contro il sacerdote, a chi sarebbe ascrivibile la colpa?".
IL TESTO DEL VOLANTINO
La lettera affissa nella bacheca della Chiesa è stata ritirata. In quello scritto, don Piero Corsi attaccava le donne e le loro "responsabilità" nel caso di omicidi, stupri e violenze sessuali. La sua tesi è semplice: "Colpa della donna che provoca con abiti succinti". Nel documento si legge, testualmente: "Femminicidio: le donne facciano autocritica, quante volte provocano?" o, ancora: "Le donne cadono nell'arroganza e si sentono indipendenti" o, ancora: "Donne e ragazze in abiti succinti provocano gli istinti, facciano un sano esame di coscienza: forse ce lo siamo andato a cercare".
Non è la prima volta che don Piero Corsi lascia sbigottiti con le sue iniziative. A inizio ottobre il sacerdote aveva esposto, sempre nella bacheca della sua chiesa, le vignette anti-islamiche all'origine delle reazioni musulmane in tutto il mondo. Qualche mese prima, don Corsi si era poi reso protagonista di un furibondo corpo a corpo con un clochard che chiedeva l'elemosina, con tanto di candeliere brandito in sacrestia contro l'intruso.
fonte http://genova.repubblica.it di BRUNO PERSANO
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giovedì 27 dicembre 2012
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