giovedì 1 dicembre 2011

Lgbt Libri Firenze: Intervista a Daniela Domenici autrice di "Fabiola. Storia di una trans" in presentazione domani 2 dicembre a Palazzo Panciatichi

Presentazione del libro "Fabiola. Storia di una Trans" di Daniela Domenici domani 2 dicembre alle ore 16 presso Consiglio Regionale, Palazzo Panciatichi, Sala degli Affreschi, Cavour 4

Incontriamo Daniela Domenici
(autrice di 'Fabiola. Storia di una trans',
H.E.-Herald Editore, 2011, Pagine 80), questa donna che da un giorno all’altro ha fatto un cambiamento radicale all’interno della sua vita accogliendo nel suo nucleo familiare Fabiola Rinaldi, una ragazza MtF (ndr Male to Female è un acronimo inglese che indica una persona che transiziona con il suo corpo da maschio a femmina).

La incontriamo nella sua abitazione dove ci accoglie immersa, come al solito, nella correzione di una bozza.

Innanzitutto grazie per aver accettato di essere intervistata e di averci regalato un po’ del tuo tempo.(in foto Daniela)

Allora Daniela, tu che da tanto tempo sei correttrice di bozze e molti degli autori si rivolgono a te, che effetto ti fa adesso essere dall’altra parte, dal lato dello scrittore visto che hai scritto e sta per essere pubblicato il tuo primo libro?

Mi fa uno strano effetto, naturalmente, un effetto di commozione e appagamento per aver finalmente dato una veste editoriale al mio ininterrotto desiderio di scrivere, di attesa e di mistero per come sarà questa mia “creatura” sia dal punto di vista del look grafico che da quello dell’apprezzamento da parte dei lettori.

Questo tuo primo libro parla di una trans… come è nata questa tua scelta e perché?

Questa scelta è nata per pura casualità ma... niente accade per caso, evidentemente nel mio destino c’era scritto questo… l’estate scorsa dopo aver partecipato al Gay Pride di Catania su un social network mi ha colpito un commento sul Pride da parte di una certa Fabiola Rinaldi a cui ho chiesto l’amicizia che mi è stata subito accettata.

Da qui è nata una bella chiacchierata via chat durante la quale, un giorno, ho accettato la sfida di Fabiola: scrivere il libro della sua vita la cui bozza era già pronta nel giro di pochi giorni e poi è stata ampliata fino a diventare il libro che sta per vedere la luce…

Dal punto di vista informativo quanto pensi che sia giusto far conoscere alle persone la vera realtà transessuale che ogni giorno, sempre di più, attraverso le testate giornalistiche, i media e i social network prende possesso del nostro vissuto quotidiano?

Certo che è giusto e doveroso perché durante la stesura del mio libro mi sono resa conto di quanta ignoranza ci sia in materia che va colmata o, comunque, informazione distorta che va corretta e spero di dare il mio piccolo contributo a questo col mio libro.

Conoscendo bene la tua passione per il teatro hai mai pensato che un tuo testo sul mondo trans potrebbe essere portato su un palcoscenico?

Sì, penso spesso a questo e non è detto che un giorno all’improvviso riesca a scrivere il mio primo testo teatrale su questo stesso argomento che ormai fa felicemente parte di me. (nel frattempo mi è stato proposto da due autori teatrali, uno di Catania e uno di Firenze, di scrivere loro un testo ma ancora non se n’è fatto niente)

Un’altra realtà, credo molto più importante, e’ quella del carcere a cui tu hai dedicato alcuni anni della tua vita e anche lì, purtroppo, avrai incontrato la realtà transessuale detenuta, se sì, parlacene.

E’ vero che ho dedicato più di due anni della mia vita al pianeta carcere come volontaria in quello di A. e continuando, da un anno a questa parte, a mantenere una fitta corrispondenza epistolare con tanti amici detenuti condannati all’ergastolo in varie carceri italiane ma non mi è ancora mai capitato di conoscere trans detenuti e detenute, avrei voluto ma non in tutte le carceri italiane c’è la sezione per le persone trans e in quello di A. non c’è.

Spero di potere, un giorno, colmare questa lacuna ed entrare in contatto con trans detenuti e detenute. (mi hanno detto che qui a Sollicciano c’è questa sezione, speriamo di riuscire a entrarci)

Secondo te è veramente importante iniziare la cura ormonale con l’aiuto di un endocrinologo? Non va bene il fai da te?
Quanto veramente ne sai oggi sugli ormoni? Ti occupi anche di informare chi ti chiede aiuto su di essi? E magari di suggerire i nomi e le dosi?

E’ assolutamente necessario affidarsi a un bravo endocrinologo che conosca perfettamente le problematiche dei e delle trans e non sono molti quelli davvero preparati ma esistono e a loro bisogna rivolgersi, MAI FARE DI TESTA PROPRIA, si rischia sia la salute fisica ch quella psichica.

Oggi dopo aver studiato e aver ascoltato te e tante altre/i trans devo dire che ne sono molto di più sugli ormoni ma sono sempre disponibile ad arricchire questa mia conoscenza.

Proprio in questi giorni una giovane trans MtF mi ha detto che un ormone femminile da lungo tempo in uso tra poco uscirà dal commercio e che a lei ne è stato dato un altro in sostituzione in uno dei centri preposti alla cura della D.I.G, disturbi dell’identità di genere.

Ne ho preso atto e ho così ampliato la mia conoscenza degli ormoni ma non SUGGERISCO MAI alcuna cura, suggerisco SEMPRE di andare dagli specialisti.

Oltre alle recensioni sul teatro, la tua passione per la lettura, il volontariato all’interno delle carceri adesso ti occupi anche del mondo trans…, qual è l’argomento-chiave che fa scattare in te e il tuo interlocutore il primo approccio ?

Non è mai lo stesso l’argomento-chiave come lo definisci tu, ogni volta è una storia diversa che mi fa sentire davvero utile…

Sappiamo che ormai sei stata nominata ad honorem la mamma delle e dei trans, con quanta naturalezza affronti questo ruolo?
E poi sapendo che hai tre figli che effetto ti fa essere chiamata mamma anche da persone che anno un età maggiore dei tuoi ?

Sì, è vero, sta succedendo e ciò mi rende felice, affronto questo nuovo ruolo con spontaneità e naturalezza come se l’avessi sempre fatto e forse è per questo che mi hanno nominato così…nonostante abbia tre figli “genetici” adoro essere chiamata così anche da chi mi ha scelto per adozione anche se sono più “anziani/e” dei miei figli.

Ci parli della tua giornata?

Ringraziando Quello lassù che mi ha dato tanti doni che metto a disposizione di chi ne ha bisogno la mia giornata è davvero molto piena come si deduce dalle mie risposte precedenti, ho un’energia che spero mi duri a lungo che mi permette di gestire tante passioni nell’arco di una giornata e anche un grande e vario bagaglio culturale che mi serve per affrontare così tanti argomenti diversi.

Come una persona trans dovrebbe iniziare un rapporto con la famiglia del compagno? Ci dai delle dritte ?

Non mi sento in grado di dare delle dritte, a noi è andata così con naturalezza e spontaneità, ogni situazione è diversa e particolare.

Tra poco uscirà il tuo libro “Fabiola storia di una trans “… che cambiamenti porterà all’interno della tua vita?
Deciderai che questo sarà il tuo trampolino di lancio per portare a tutti sempre più informazione o abbandonerai tutto perché l’uscita del libro per te sarà come se avessi raggiunto un tuo obbiettivo?

Il più grande cambiamento sarà naturalmente la preparazione di presentazioni del libro in varie città quindi l’impegno da profondere in questo.
Per quel che riguarda la tua seconda domanda non abbandonerò assolutamente ma, anzi, raddoppierò nel senso che ho già in mente tanti altri argomenti che riguardano il mondo lgbt e su cui spero di riuscire a scrivere un altro libro.

Cosa ti auguri per te e Fabiola? Ci lasci un messaggio per questa nuova coppia nella tua famiglia e per tutte le coppie?

A te Fabiola, auguro tanta salute, gioia e serenità accanto a mio figlio crescendo insieme nell’amore e nel rispetto reciproco: questo è il mio messaggio per tutte le coppie innamorate che siano etero o omo o trans. A me auguro ancora tanta energia e salute per portare avanti questi miei progetti.

Siamo arrivati alla fine di questo nostro incontro e devo dire che anche se non sono una giornalista mi sono proprio divertita a trascorrere del tempo con te, ti ringrazio per l’entusiasmo con cui hai risposto alle mie domande e ti auguro che veramente sempre più persone che vogliono iniziare questo percorso di transizione possono trovare in te una mamma come l’ho trovata io… e da parte mia… resti la numero uno!
Grazie Suocera
fonte http://www.gionata.org/ Intervista di Fabiola Rinaldi tratta da danielaedintorni.wordpress

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