venerdì 22 ottobre 2010

Lgbt, Picchiate, insultate e arrestate: cinque trans denunciano la situazione disastrosa della Turchia, appello delle ONG


Un brutto fatto di cronaca accaduto la scorsa primavera in Turchia è venuto alla ribalta solo oggi, in concomitanza con un processo definito come iniquo da cinque associazioni internazionali per i diritti umani.

È la storia di cinque transessuali di Ankara, vittime eccellenti dell’odio e della discriminazione di una società ancora fortemente divisa tra la rigida tradizione islamica e l’apertura al caotico mondo occidentale.

Le cinque trans denunciano di esser state fermate il 17 maggio scorso da quattro agenti della polizia, senza apparente motivo, mentre stavano andando in auto a trovare un amico, e subito dopo insultate, picchiate e addirittura accusate di resistenza alle autorità e di prostituzione, incriminazioni infamanti di cui dovranno rispondere tra pochi giorni, il 21 ottobre prossimo, in un procedimento giudiziario nel quale rischiano fino a tre anni di detenzione.

Secondo alcuni testimoni presenti al fattaccio, i rappresentanti delle forze dell’ordine avrebbero tirato fuori dalla vettura le cinque malcapitate, accecandole con del gas urticante mentre le pestavano con gli sfollagente e con numerosi calci in tutto il corpo.

Le cinque ong, in una lettera inviata congiuntamente ai ministeri dell’Interno e della Giustizia turchi, hanno chiesto che le accuse decadano immediatamente per tutti e cinque le trans, che sono tra l’altro attiviste del gruppo locale per i diritti gay Pembe Hayat (Vita rosa), e sia altresì promossa un’indagine a tutto campo per far luce sul reale comportamento della polizia, rea di aver maltrattato le involontarie protagoniste di questa oscura vicenda.

”Il governo turco sta trasformando noi transessuali in criminali per il solo fatto che esistiamo. Noi siamo il crimine ed il governo, invece di proteggerci, abusa di noi e ci costringe a vivere e morire al di fuori della legge”, ha dichiarato Mauro Cabral, condirettore del gruppo umanitario lgbt Gate.

È da evidenziare un dato drammatico riferito al paese sospeso tra Asia ed Europa: le violenze contro i trans sono aumentate esponenzialmente, data la loro maggiore visibilità, portando a nove il numero di transgender morti negli ultimi venti mesi in terra turca.

fonte gaymagazine.it,gaymagazine.it Via Blitz Quotidiano

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