In programma dal 12 febbraio il documentario intimo ed emozionante della regista premio Oscar
Le hanno detto che la sua fotografia non era arte, le hanno detto
di stare zitta, le hanno detto che per quelli come lei, nel mondo, non
c’era posto. Nan Goldin si
è fatta strada nella vita con le unghie e con i denti, fino ad
affermarsi come una delle più influenti fotografe contemporanee e come
attivista di fama internazionale.
Laura Poitras, regista vincitrice dell’Oscar come Miglior Documentario con Citizenfour (2015), in Tutta la bellezza e il dolore racconta - dal 12 febbraio al cinema La Compagnia di Firenze in lingua originale - l’epopea umana e artistica di Goldin
a partire dalla sua battaglia contro la famiglia Sackler, tra le
maggiori responsabili della crisi degli oppioidi che negli ultimi
venticinque anni ha causato negli Stati Uniti un incremento costante di
morti per overdose da farmaco.
Il doc ha vinto il Leone d’oro come Miglior Film a Venezia 79 ed è candidato come Miglior Documentario ai prossimi Premi Oscar.
All’inizio sono stata attratta dalla storia terrificante di una famiglia miliardaria che ha consapevolmente creato un’epidemia e ha successivamente versato denaro ai musei, ottenendo in cambio detrazioni fiscali e la possibilità di dare il proprio nome a qualche galleria. Ma mentre parlavamo, ho capito che questa era solo una parte della storia che volevo raccontare, e che il nucleo del film è costituito dall’arte, dalla fotografia di Nan e dall’eredità dei suoi amici e della sorella Barbara. Un’eredità di persone in fuga dall’America.
In Tutta la bellezza e il dolore (All the Beauty and the Bloodshed) grazie
all’utilizzo di diapositive, fotografie, dialoghi intimi e filmati
finora inediti, le azioni del gruppo P.A.I.N., fondato da Goldin per denunciare i Sackler e togliere lo stigma sulla dipendenza, si intrecciano con le sue vicende biografiche passate.
Un percorso di vita tumultuoso e appassionante – dal
difficile rapporto coi genitori al trauma per il suicidio della sorella
Barbara, dalla fuga di casa alle difficoltà economiche, fino alla
progressiva affermazione – che attraversa i decenni e i temi mescolando
vicende personali e spaccato sociale. E che ha donato a Nan Goldin uno sguardo unico sulla realtà
e la capacità di intravedere e sublimare con la sua arte ciò che la sua
compianta sorella aveva sempre davanti agli occhi: tutta la bellezza
del mondo, tutto il suo dolore.
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IL PROGRAMMA AL CINEMA LA COMPAGNIA DI FIRENZE
DOMENICA 12 FEBBRAIO, ORE 15.00, 19.00 E 21.00
LUNEDÌ 13 FEBBRAIO, ORE 16.00, 18.30 E 21.00
MARTEDÌ 14 FEBBRAIO, ORE 15.00 E 17.15
LINGUA: v.o. sott. ita
INGRESSO: 6€ intero, 5€ ridotto, 3€ con tessera Firenze al Cinema (solo spettacoli segnalati nella newsletter di Firenze al Cinema)
fonte: www.mymovies.it
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