In mostra nelle prime due sale del Museo alcuni cimeli straordinari, tra cui un’iscrizione pompeiana che testimonia i cambiamenti del latino parlato, preludio ai volgari d’Italia; il “Placito capuano”, in prestito dall’Abbazia di Montecassino, l’atto giuridico del 960 nel quale appare la prima testimonianza ‘ufficiale’ redatta in italiano: “Sao ko kelle terre…“; il manoscritto Riccardiano 1035 nel quale Giovanni Boccaccio, a pochi anni dalla morte di Dante, copia di propria mano la Divina Commedia.
Il Mundi sottolinea il rapporto con il latino, lingua madre, ma nello stesso tempo rimanda all’italiano come lingua del mondo, ricordando come il patrimonio linguistico italiano sia considerato un bene culturale di interesse internazionale.
Il nome del Museo, si legge in una nota, “vuole segnalare il legame tra le radici latine della nostra lingua e la sua presenza nel mondo globale di oggi”.
Il Comitato scientifico del Mundi è coordinato dallo storico della lingua italiana Luca Serianni e composto da Giuseppe Antonelli, Francesco Bruni, Michele Cortelazzo, Paolo D’Achille, Nicoletta Maraschio, Marco Mancini e Lucilla Pizzoli.
Anche l’Accademia della Crusca, che fa parte del comitato scientifico e organizzativo, collabora al progetto con il prestito di opere di primaria importanza, provenienti dalla propria Biblioteca e dall’Archivio storico. Si tratta di due capisaldi editoriali come la prima edizione delle “Prose della volgar lingua” di Pietro Bembo, pubblicate a Venezia nel 1525, opera che codifica il modello linguistico del fiorentino trecentesco, la “Quarantana” dei Promessi Sposi, edizione definitiva del capolavoro di Alessandro Manzoni e un volume della bella copia del “Vocabolario degli Accademici della Crusca”, manoscritto autografo di Bastiano De’ Rossi (l’accademico Segretario), da lui portato a Venezia per la stampa della prima edizione del Vocabolario (1612). Altro vero monumento della nostra lingua, mai uscito prima dall’archivio dell’Accademia.
Le prime due sale del Mundi saranno aperte al pubblico da giovedì 7 luglio. L’orario di apertura a regime dal mercoledì alla domenica è dalle ore 10 alle 17 (resta chiuso lunedì e martedì). L’ingresso è in Piazza della Stazione 6.
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