Dopo le dimissioni del direttore Tugan Sokhiev e la decisione del primo ballerino Jacopo Tissi di lasciare il Bolshoi, anche la prima ballerina Olga Smirnova dice addio al teatro moscovita per entrare nel Balletto nazionale olandese. Smirnova si era apertamente schierata contro la guerra in Ucraina: “Non posso non dire che con ogni fibra della mia anima sono contro la guerra - aveva detto la prima ballerina, come riportato anche dal celebre coreografo russo Alexei Ratmansky - Non avrei mai pensato di vergognarmi della Russia, sono sempre stata orgogliosa dei talentuosi russi, dei nostri successi culturali, sportivi. Ma ora è stata tracciata una linea prima e dopo”
“Impossibile continuare a lavorare in Russia”
“Diamo il benvenuto alla prima ballerina Olga Smirnova del Russian
Bolshoi Ballet e al solista Victor Caixeta del Mariinskij di San
Pietroburgo nella nostra compagnia con effetto immediato - si legge in un post
del Balletto nazionale olandese - Non è stato possibile per entrambi i
ballerini continuare a lavorare in Russia a causa della guerra in
Ucraina, motivo per cui entrambi hanno deciso di unirsi al Dutch
National Ballet. Li accogliamo entrambi a braccia aperte. OIga danzerà
il suo primo ruolo con la nostra compagnia nel balletto classico
Raymonda (date da annunciare) che vedrà anche la partecipazione di
Victor”. "Smirnova è stata esplicita nella sua recente denuncia
dell'invasione russa dell'Ucraina che rende insopportabile per lei
continuare a lavorare nel suo Paese", ha aggiunto il Balletto nazionale
olandese.
Olga Smirnova è attesa anche al Teatro alla Scala nel gala che si terrà il prossimo 9 aprile in ricordo di Carla Fracci.
L’addio di Jacopo Tissi e Tugan Sokhiev
Il 7 marzo era stato Jacopo Tissi, nominato primo ballerino lo scorso dicembre, ad annunciare via Instagram al corpo di ballo più famoso al mondo di lasciare "almeno per il momento". "Nessuna guerra può essere giustificata. Mai. E io sarò sempre contro ogni tipo di violenza. Sono scioccato da questa situazione che ci ha colpito da un giorno all'altro e, onestamente, per il momento, mi ritrovo impossibilitato a continuare la mia carriera a Mosca".
Il giorno prima Tugan Sokhiev, direttore russo del Bolshoi di Mosca e dell'Orchestra nazionale del Capitole a Tolosa, ha scelto di dimettersi da entrambe le cariche, una "scelta obbligata ma impossibile" fra i suoi musicisti russi e quelli francesi. Sottoposto a diverse pressioni e invitato a esprimersi sul conflitto, Sokhiev ha diffuso un comunicato, riportandone parte del testo in un post su Facebook e premettendo di essere "contrario a tutti i conflitti, sotto qualsiasi forma". Ha definito "scioccante e offensivo che alcune persone rimettano in discussione il mio desiderio di pace e pensino che io, in quanto musicista, possa parlare di altro che non sia la pace sul nostro pianeta". "Noi musicisti, siamo qui per ricordare attraverso la musica di Shostakovich gli orrori della guerra. Noi musicisti siamo gli ambasciatori della pace. Invece di utilizzarci, noi e la nostra musica, per unire le nazioni e i popoli, veniamo divisi e ostracizzati".
fonte: https://tg24.sky.it
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