Unico in Italia sarà tenuto dal prof. Schuster: "Tema di assoluta attualità"
TRENTO. Sarà l'unico in Italia e prenderà il via il prossimo 4 ottobre il corso universitario presso la Facoltà di giurisprudenza riguardante gli “Aspetti giuridici dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere”.
Il corso, le cui iscrizioni chiuderanno a fine mese, è arrivato alla terza edizione riscuotendo negli anni passati un forte interesse fra gli studenti. Avrà la durata di venti ore e assumerà la forma del laboratorio applicativo. Docente sarà il dott. Alexander Schuster, noto anche per l’attività svolta nel libero foro proprio in questi ambiti.
“E' un'occasione importante – ha spiegato Schuster - data agli studenti per toccare con mano un tema di assoluta attualità. Oltre a questo, l'idea del laboratorio applicativo è quella di capire come la tutela dei diritti fondamentali, per il giurista, non possa essere a settori ma debba necessariamente muovere da una visione integrata”.
Un corso, quindi, che tratterà materie che non si trovano in un manuale: “Offriremo l'opportunità di capire dal vivo – afferma Schuster – come si debbano risolvere questioni giuridiche mettendo in pratica quella che si chiama tutela multilivello, cioè intersecando settori disciplinari che spesso vengono vissuti come compartimenti stagni”. Un approccio raro nel panorama universitario italiano.
“Gli ordinamenti di giurisprudenza non sono molto ricettivi rispetto l'attualità – ha affermato il docente – e per molto tempo sono stati ingessati in corsi e materie tradizionali. Oggi c'è più spazio e un po' alla volta si intravvede un cambiamento della proposta didattica”.
Il laboratorio applicativo avrà l'obiettivo di stimolare la riflessione e la metodologia giuridica dello studente in relazione ad un ambito di evidente interesse quale è quello dell'orientamento sessuale, dell'identità di genere e dell'intersessualità. “Rispetto all'ultima edizione, nel 2014, è cambiato molto. Praticamente devo riscrivere tutte le lezioni, ma ben venga quando il cambiamento è in positivo!” aggiunge Schuster. Il docente sottolinea anche un aspetto che per lui è assai importante: “Come negli anni scorsi, sono benvenuti tutti gli studenti, qualsiasi sia la loro posizione diciamo ideologica. Si deve imparare a ragionare in maniera tecnica e questo vuol dire che argomenti come “natura” ed “eguaglianza” vanno declinati in concreto. Voci plurali sono essenziali per apprendere e coltivare questa capacità”.
Gli ambiti di studio spazieranno dal diritto internazionale (CEDU, Nazioni unite) a quello UE, da quello comparato a quello propriamente italiano, coinvolgendo la materia costituzionale, quella privatistica e laburistica in particolare. Particolare attenzione sarà data al contenzioso dei diritti fondamentali, alla dimensione unionale della tutela delle persone Lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, trans e intersessuali) e ai profili attinenti all'identità di genere e all'intersessualità nella dimensione biogiuridica.
Il corso verrà portato avanti offrendo allo studente lo studio su fonti prevalentemente giurisprudenziali in lingua italiana e in lingua straniera. Si prenderà dimestichezza con banche dati e con la letteratura giuridica nazionale e straniera. Un’occasione unica per ragionare di prima mano con chi non ha solo studiato, ma contribuito a creare una tutela italiana e internazionale per le persone Lgbti.
fonte: Di Giuseppe Fin per http://www.ildolomiti.it
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