Non siamo tornati ai tempi della Guerra Fredda e saremo bugiardi a dire “poco ci manca”.
Certo è che Madonna e Lady Gaga rischiano, con le loro dichiarazioni al vetriolo, di complicare ulteriormente le già tese relazioni fra Usa e Russia.
Come riporta la stampa americana le due popstar sono accusate di aver tenuto concerti nel paese degli zar munite solo di un visto turistico, contravvenendo così alla legge vigente.
Ma la diatriba non si ferma qui, infatti proprio Miss Germanotta si è scagliata contro lo stesso governo russo, definendolo “criminale”, in seguito all’approvazione di una legge che mette a rischio la comunità Lgbt: il tema, come avrete capito, è quello dell’omosessualità.
“Dalla parte dei Gay“
Omofobia, omosessualità, diffidenza, differenze. Quattro punti cardinali che, se usati con poca attenzione, rischiano di provocare tensioni dirompenti. Parte da Twitter la levata di scudi di Gaga che, a proposito, digita: “Mando coraggio alla comunità gay in Russia. L’aumento di abusi da parte del governo è arcaico. Colpire i teenager con lo spray al peperoncino? Pestaggi? Madre Russia? Il governo russo è criminale. L’oppressione sarà affrontata con la rivoluzione. Comunità Lgbt russa, non siete soli. Combatteremo per la vostra libertà“.
Lady Gaga, che presto pubblicherà l’album “Artpop“, per queste frasi potrebbe rischiare la censura in Russia. Accuse formali e conseguenti azioni legali da parte del ministero degli Esteri o del servizio di immigrazione russo: ecco cosa può accadere. “Perché non mi hai arrestata quando hai avuto l’occasione, Russia? Perché non volevi rispondere al mondo“. Non le manda a dire la giovane star americana.
Incidente diplomatico: adesso le Olimpiadi…
Il precedente è di qualche mese fa e fa capo ad una Madonna vestita da girl-scout, in difesa dei diritti gay. Già nel concerto dello scorso agosto, la signora Ciccone disse: “le persone gay qui e in tutto il mondo devono avere gli stessi diritti“, con riferimento alle leggi discriminatorie contro i gay vigenti in Russia. Insomma, le star internazionali si schierano da una parte, generando un vero e proprio incidente diplomatico. Attualmente sono anche gli sportivi a criticare quella legge che potrebbe riguardare gli stessi atleti alle Olimpiadi invernali di Sochi (febbraio 2014).
fonte http://velvetmusic.it/
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