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Pare però che a Perego, il paesino del lecchese dove il prete aveva la sua parrocchia, ci siano ancora molte persone che lo sostengono.
In ogni angolo del paesino lecchese, infatti, sono comparsi cartelli e striscioni a sostegno del prete dissidente su balconi, muri, bacheche e cavalcavia, grazie a un incessante tam tam porta a porta.
Da un semplice «Lasciateci don Mario», fino al più cerebrale «Grazie per le tue aperture mentali».
Ma nonostante le proteste dei fedeli, le dimissioni hanno avuto effetto immediato e già la messa domenicale è stata officiata dall’imbarazzato sostituto don Luca Pozzi.
La bagarre si è anche trasferita su Facebook, dove ha avuto una grandissima portata virale.
La paura dei vertici ecclesiastici è ora alta; molti fedeli sarebbero pronti a disertare la parrocchia, schierandosi a fianco di Don Mario, che per il momento ha deciso di allontanarsi dalla scena e chiudersi in raccoglimento.Commosso e gratificato dalle migliaia di attestati di stima, ha semplicemente detto:
“Preferisco non pronunciarmi, ritengo doveroso rimanere in silenzio “.
La cittadinanza, è stata invitata a sottoscrivere una lettera aperta, che verrà inviata all’Arcivescovo Angelo Scola, nel tentativo di sollecitare la cancellazione del provvedimento.
fonte http://gaymagazine.likepage.it
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