venerdì 4 novembre 2011

Lgbt Bologna Ufficio Pari Opportunità: Cancellieri lo chiuse Mattia Merola lo riapre


Novità in vista: non tratterà solo temi Lgbt e questioni di genere, ma riguarderà tutte le tematiche delle differenze.
Inserite tematiche legate alla Cooperazione internazionale e ai diritti umani, prima escluse“

Riapre l'ufficio "Pari Opportunità differenze e diritti umani", chiuso dal commissiario AnnaMaria Cancellieri. Così ha deciso la Giunta del Comune di Bologna.

Matteo Lepore assessore alle Relazioni internazionali e coordinatore di giunta - a darne nota ufficiale: "L'amministrazione comunale di Bologna ha istituito nel 2004 la delega alle Politiche delle differenze e ha promosso la costituzione nel 2008 dell'Ufficio politiche delle differenze. Ufficio poi chiuso durante l'epoca commissariale.

Il sindaco si era preso un impegno dopo l'incontro avuto con le comunità Lgbt di ricostituire questo ufficio.
Anche a seguito di quel confronto e a dopo altri incontri avuti con realtà associative del territorio che si occupano del tema dei diritti in generale, abbiamo deciso di ricostituire un ufficio che si occupi del tema delle pari opportunità".

NOVITA' IN VISTA.
L'assessore Lepore sottolinea due novità rispetto all'ufficio politiche delle differenze del 2008: "Innanzitutto non tratterà solo temi Lgbt e questioni di genere, ma riguarderà tutte le tematiche delle differenze.

L'altra novità è l'inserimento della tematiche legate alla Cooperazione internazionale e ai diritti umani, solitamente funzioni che venivano ricondotte al settore Relazioni internazionali e progetti europei, che ora viene spostata sotto il dipartimento Benessere di comunità".

Il motivo? "Finora non abbiamo mai avuto una delega specifica nel campo della cooperazione anche se da tempo lavoriamo sul tema della pace - conclude l'assessore Lepore - Oggi abbiamo deciso di dare un indirizzo e una priorità al nostro lavoro: la cooperazione dedicata ai temi dei diritti umani.

L'ufficio farà inoltre un monitoraggio puntuale su tutte le attività per poi relazionare alla Rete internazionale delle città contro xenofobia e razzismo di cui facciamo parte".“
fonte http://www.bolognatoday.it

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