martedì 13 settembre 2011

UNA TESTIMONIANZA DAL REGNO UNITO SUI DIRITTI LGBT


In questi giorni nel Regno Unito una delle ultime barriere discriminatorie nei confronti della popolazione omosessuale e’ stata rimossa.

Nonostante l’introduzione di leggi, a partire dalla fine degli anni ‘90 che tutelano la dignita’ delle persone LGBT ed i loro diritti di convivere, avere o adottare figli, cambiare nome e/o sesso, non essere discriminati sul posto di lavoro (con extra obblighi per i datori di lavoro a carico persino delle confessioni religiose), nel Regno Unito gli uomini gay non erano ammessi a donare sangue.

Questo divieto e’ stato ora rimosso e si e’ aperta la strada per una equalizzazione delle finestre di tempo di attesa della popolazione gay.

Questo piccolo ma significativo cambiamento avviene in un contesto politico favorevole alle battaglie del movimento LGBT.
Il ministero dell’Interno del governo liberal-conservatore sta lanciando una consultazione sull’introduzione della terminologia e pratica delle nozze per le persone LGBT (nei municipi ma anche nei luoghi di preghiera).

La consultazione arriva dopo un decennio che ha visto Westminster passare una serie di leggi importantissime, inclusa quella sui reati di omofobia, che nel Regno Unito e’ legge dello stato dal 2000 e che il nostro paese non riesce ad approvare nemmeno a dieci anni di distanza, in una Europa unita.

Per chi volesse approfondire, queste sono alcune delle leggi piu’ importanti approvate in 13 anni di governi di Tony Blair e Gordon Brown:
· Human Rights Act 1998 (divieti di discriminazione su base sessuale costituzionali)
· Sexual Offences Act 2000 (omofobia, attacchi fisici e verbali)
· Adoption and Children Act 2002 (adozioni per i single e per le coppie)
· Civil Partnership Act 2004 (stessi diritti del matrimonio alle coppie non eterosessuali)
· Gender Recognition Act 2004 (cambio nome e/o sesso per transessuali e transgender, divieto di discrimazione - divieto di mettere il proprio sesso sul CV!)
· Human Fertilisation and Embryology Act 2008 (procreazione assistita, modifiche legali per l’affitto dell’utero et similia).
· Equality Act 2010 (discriminazioni attive e passive sul posto di lavoro, incluse scuole religiose e confessioni religiose).

Quando il governo laburista introdusse queste leggi vi fu una certa opposizione, specialmente a destra. Dopo dieci anni sono ormai pratiche acquisite e sono considerate irreversibili. 13 anni di “cura dei diritti” hanno cambiato il DNA della politica Britannica. In particolare e’ impressionante notare come grazie al coraggio del Labour Party, il partito dei Conservatori del Primo Ministro Cameron e’ ormai convinto della necessita’ di tutelare pienamente i diritti civili dei cittadini LGBT.

La speranza e’ che anche il nostro piu’ grande partito di sinistra, il Partito Democratico, abbia il coraggio di perseguire anche in Italia lo sdoganamento di diritti dovuti e finora negati in virtu’ di argomentazioni pretestuose e retrograde, con la certezza che quelle che sembreranno proposte coraggiose diventeranno norme acquisite e date per scontate.

Segue la email con cui il gruppo parlamentare sull’HIV/AIDS ha dato l’annuncio.
Keep up with the good work!
Fulvio Menghini
Managing Director – Labour Friends of Italy
www.labourfriendsofitaly.com
la mail col testo in inglese la trovi cliccando sul link sotto:
fonte: http://www.digayproject.org/Home/una_testimonianza.php?c=4710&m=9&l=it

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