giovedì 26 agosto 2010

Al Cinema la romantica Verona vista dagli americani, Lettere a Giulietta: l’amore non ha età!


Non tutte le storie d’amore hanno un lieto fine, ma le favole si. E’ una della condizioni essenziali per essere considerate, appunto, favole. Raramente poi, è possibile (ma solo nei film) che una storia d’amore sia talmente bella da assomigliare ad una favola.

Non necessariamente deve esserci una principessa imprigionata da una strega cattiva e un principe azzurro pronto a salvarla. Bastano una ragazza e un ragazzo (bellissimi, preferibilmente) che, uniti da uno scopo comune, si innamorino l’uno dell’altra. Questo è il caso di Lettere a Giulietta, una favola moderna, spensierata, profumata e… E chi più ne ha più ne metta.

E’ difficile, ormai, rielaborare il mito dell’amore vero, quello nato con la storia di due giovani innamorati, chiamati Romeo e Giulietta, pronti a mettersi in discussione e a rinunciare a tutto, persino alla propria vita, pur di stare insieme. Simbolo dell’amore che oltrepassa qualsiasi confine, persino l’onore di famiglie rivali dell’alta società del ‘600.

Eppure, c’è chi riesce ad utilizzare soltanto il ricordo della loro vicenda nata dalla penna di William Shakespeare, per inventarne una nuova, altrettanto romantica ma non tragica, anzi… Il suo nome è Gary Winick (La tela di Carlotta) e la sua opera porta il titolo di Lettere a Giulietta.

Verona, la capitale dell’amore vero, la città che ha visto nascere e morire l’appassionato ma straziante amore di Romeo e Giulietta, il luogo in cui, per ogni tormento d’amore c’è una risposta, sarà testimone di un’altra storia, moderna e antica, di odio e di amore, di incomprensioni e di gelosie, quella di Claire e di Lorenzo, ma anche quella di Sofia e…

Sofia (Amanda Seyfried) e il suo promesso sposo Victor (Gael Garcìa Bernal) decidono di andare a visitare la città italiana dell’amore, Verona. Piena di entusiasmo, scrittrice per passione e (quasi) per professione, la ragazza inizia a sognare ad occhi aperti di poter (ri)vivere le emozioni della sua eroina Giulietta, recandosi personalmente nei posti in cui è vissuta e recitandone i versi poetici in un italiano stentato.

Eppure, una volta arrivati sul posto, scopre che il viaggio di Victor non è totalmente disinteressato: ha infatti in programma di partecipare a diverse aste, di imparare i segreti della cucina italiana, di girare per vigneti e frantoi alla ricerca dell’affare migliore.

Delusa e amareggiata, Sofia non si perde d’animo e comincia a visitare la città da sola. Circondata da turisti curiosi e spaesati come lei, si ritrova sotto il balcone di Giulietta. I suoi occhi vagano impazziti nella speranza di memorizzare il più possibile, persino ogni singola mattonella che è stata testimone della vicenda d’amore dei due fidanzati. La sua attenzione però, viene catturata non dal balcone, e nemmeno dalla statua della ragazza, bensì dal muro antistante, completamente “colorato” da lettere d’amore scritte da donne afflitte provenienti da tutto il mondo alla ricerca di consigli e consolazioni (e a cui il “Club di Giulietta” risponde puntualmente).

Sofia è subito attratta dalla romantica tradizione e ne diviene addirittura ossessionata quando, involontariamente, scopre una lettera scritta 50 anni prima, nascosta tra le pietre del muro. La ragazza si commuove davanti alle parole sconsolate dell’autrice, Claire (Vanessa Redgrave) e, così, decide di risponderle. Inaspettatamente, la ragazza triste e sconsolata che ha scritto la lettera, divenuta ormai una nonna, lascia la sua tranquilla vita americana per tornare in Italia alla ricerca del suo amore perduto. Rimasta sola in città e volendo trasformare la vicenda della donna in una storia, Sofia si mette in viaggio con Claire e il suo bellissimo ma viziato nipote Charlie (Christopher Egan).

Dopo “svariati” e “sbagliati” Lorenzo Bartolini, sparsi per tutta la Toscana, quando ormai è svanita persino l’ultima speranza di ritrovarlo (vivo), ecco arrivare su un cavallo il vero Lorenzo, l’”originale” (Franco Nero), che custodisce ancora nel cuore il ricordo della giovane ragazza bionda dagli occhi azzurri che gli ha spezzato il cuore. Entrambi vedovi e ancora, incredibilmente, innamorati, sono pronti a passare il resto della loro vita insieme, invecchiando mano nella mano, facendosi forza l’un l’altro.

Per quanto riguarda gli altri due giovani, che dire? Con Victor assente e Charlie così attraente e cocciuto, antipatico e ostile, ma solo in apparenza, Sofia riuscirà (quasi) inconsapevolmente a fargli cambiare idea sull’amore. Ma anche lei dovrà ricredersi… perché non bisogna mai dare niente per scontato ma avere il coraggio di rischiare per ottenere quello che può renderci felici, davvero.

Una commedia spensierata, romantica e sognatrice, in cui allo spettatore sembra di respirare la stessa aria di campagna che circonda i personaggi, e di assaporare il vino che ne viene prodotto con quell’ebbrezza che solletica il palato e strizza l’occhio ai sensi. Un film da vedere per vivere un sogno ad occhi aperti, proprio come davanti ad una favola Disney.
fonte cinemaevideogiochi.com Martina Calcabrini

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