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venerdì 7 maggio 2010
Transessualità, Luxuria? Casablanca o no, è già una donna.
Non importa più se Vladimir Luxuria si sia operata a Casablanca o no. Non importa più che lo dica o non lo dica, non importa più che abbia scelto una clinica di Trieste o di Teheran per liberarsi per sempre di Vladimiro Guadagno
Non importa più se sia Vladimiro o Vladimir o addirittura Vladi. Luxuria è diventata una donna nel migliore dei modi: a suon di vita. E le si vede in tutto il corpo. Bella, magrissima, in pace. Invidia gli occhi delle donne incinte, perché brillano e attendono. Ma non si rende conto, Vladi, del fatto che i suoi, oggi, non hanno nulla da invidiare, incinta com’è della nuova se stessa.
Sere fà, davanti a Maria Latella (Canale Lei ore 22.35) a Scusi, lei è favorevole o contrario? spiegava perché preferiva non spiegare del suo viaggio nella patria del cambio di sesso «non voglio influenzare nessuno con le mie scelte. Perché quello è un viaggio senza ritorno». E concludeva che la sua vita non è mai ferma, mai in una fase sola e raccontava dell’amore per sua madre e del libro che sta scrivendo «La madre promessa» e di quello che non potrà essere mai. E poi ha raccontava dell’unica volta che madre si è sentita persino lei.
Qualche anno fa, in Mozambico dove è andata con una missione per portare i soldi vinti all’Isola dei famosi «e forse è il tuo cervello che cerca di concentrarsi su una cosa sola, perché diversamente non potrebbe reggere tutto ciò che vede. Ma c’era questo bambino che mi parlava e gliel’ho visto negli occhi che avrebbe voluto venire via con me. E l’ho guardato diventare sempre più piccolo nello specchietto retrovisore della jeep su cui mi stavo allontanando» e, davvero, anche i più scettici glielo avrebbero dato quel piccino di cui parlava e che aveva scelto lei per attaccarsi alla vita. E poi ha detto quello che nessuna transgender ha mai detto, finalmente: «Quando sento le mie sovraesposte “colleghe” che in tv si vantano di quanto guadagnano e del fatto che gli uomini vanno tutti con loro perché ormai le donne non si truccano più... beh, mi cascano i siliconi».
È una «spietata sensuale» Vladimir, secondo l’arbitrarissima collocazione del geniale psicologo della trasmissione, Massimo Cirri. E lei la accetta volentieri quella definizione. Ma solo se per «sensualità» s’intende «una che usa tutti e cinque i sensi». Per ascoltare, annusare, gustare... Se serve a spiegare una che va avanti a colpi di vita, insomma.
fonte Il Giornale
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