sabato 20 febbraio 2010

Raid di controllo nei locali, pub e discoteche gay di Milano


Raid di controllo nei locali, pub e discoteche gay di Milano

Si stanno avvicinando le elezioni a Milano, ed ecco che improvvisamente torna la caccia alla streghe. Sono in molti a storcere il naso di fronte alle improvvise chiusure e controlli a tappeto dei locali Lgbt. Ecco quello che è successo venerdì scorso, nella metropoli lombarda. Il Binario Uno è stato controllato e chiuso (definitivamente), insieme al Nuova Idea e all’Illumined. Al Lelephant, tra i più famosi pub in zona Porta Venezia, c’è stato nuovamente il controllo a tappeto dei documenti. Infine chiusura temporanea dell’After Line, del Plastic, dell’Alcatraz, del Tocqueville, dello Shocking Club. Insomma, una mezza morìa, non trovate?
Ma non è finito qua, ed entriamo nel dettaglio: alla serata Taboo, in zona Viale Umbria, quando già circa 400 persone erano entrate per la serata di inaugurazione, è sopraggiunta la Commissione di Vigilanza. Non è stato scelto un altro orario o un altro giorno. Proprio in quel momento ci sono stati tutti i controlli in merito alla sicurezza: il locale non è stato chiuso ma le ispezioni hanno fermato la serata per parecchie ore.
Ma ancora peggio è andata al That’s All, serata di ritrovo gay da molti anni e che ultimamente si svolge al Set Club, in zona corso Lodi. Alle 23, sono iniziati, a sorpresa, i controlli che hanno portato all’interruzione della serata, senza possibilità di avvertire i clienti in lista e chi era già diretto al locale. E quello che più insospettisce è l’accanimento verso tutti i locali gay, proprio quella sera, e a ridosso delle elezioni. E lo dice anche Andrea, uno degli organizzatori del That’s All:
“Ormai è diventata una lotta trovare posti per fare le serate all’ultimo momento cambiano sempre le carte in tavola, facendoci perdere tempo e molto denaro. Anche all’Alcatraz, dove avevamo iniziato la stagione, è stata la stessa storia. Dopo il sequestro per alcuni mesi, al locale dove si svolgono regolarmente concerti con migliaia di persone, per le serate danzanti è stata concessa la capienza di 193 persone. È ridicolo!”
fonte:queerblog

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