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Dal 20 sarà aperta al pubblico la chiesa che lo scultore Jago e la Cooperativa La Paranza hanno trasformato in museo, dove, tra le opere, sarà esposta la Pietà, di ritorno al suo luogo d'origine dopo una serie di fortunate mostre, e dove verrà svelato per la prima volta il nuovo gruppo scultoreo di Aiace e Cassandra.
La
Chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi, situata all'ingresso del Borgo dei
Vergini, a pochi passi dal centro antico di Napoli, è dedicata al primo
vescovo della città ed è stato ricostruita nel diciottesimo secolo, dopo
i ripetuti e ingenti danni provocati dalle numerose alluvioni che hanno
interessato la zona nei secoli. Nell'ultimo anno il complesso religioso
ha visto la nascita e la realizzazione, a porte chiuse, della Pietà di
Jago: scultura in marmo a grandezza naturale che rappresenta non una
semplice riproposizione del celebre episodio biblico, quanto piuttosto
una rielaborazione in chiave moderna di un momento di raccoglimento e di
dolore, in cui l'umanità si è identificata per secoli.
Al termine della sua realizzazione, l'opera è stata esposta nella Chiesa degli Artisti e a Palazzo Bonaparte a Roma, riscuotendo grande successo. Ora, grazie a una convenzione firmata con il Fondo Edifici Culto (Fec), ritorna nel luogo dove è stata concepita, per arricchire la collezione del nuovo museo, che vedrà anche la presenza di un gruppo scultoreo inedito, raffigurante Aiace e Cassandra.
"Sant'Aspreno riapre al pubblico - spiega Jago - restituita, messa al mondo come un figlio, ancora una volta per accogliere".
Il nuovo polo museale si pone oggi come protagonista di due progetti che stanno contribuendo a dare forma ai sogni dei giovani del quartiere: Luce al Rione Sanità e Tornaccantà. L'investimento è ancora una volta sul capitale umano. "La scultura, la pittura, la musica, il teatro, sono per noi del rione Sanità - spiega don Antonio Loffredo, rettore della chiesa di Sant'Aspreno ai Crociferi - un nutrimento indispensabile per la crescita del capitale umano". (ANSA).
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