martedì 4 dicembre 2012

Lgbt Firenze: Consiglio comunale, Mario Razzanelli (Lega Nord) : "Alle Cascine la sera solo gay e putt..."

L'esponente della Lega parlando di tramvia si rivolge così all'assessore alla mobilità: "La fermata delle Cascine non serve a nessuno se non a chi ci lavora la sera. Mattei lo sa bene"

Giorno dopo il ballottaggio. Renzi ha perso e non si presenta in Consiglio comunale.
Qualcuno mormoreggia, forse a ragione.
Poi prende il via la seduta. Interrogazioni, mozioni d'ordine, l'ordinaria amministrazione.
La seduta va via liscia, fino a quando prende la parola l'assessore alla mobilità, Massimo Mattei.

Si parla di tramvia, della linea 2 e 3.
Perennemente in stallo, sommersa dall'incertezza. Mattei porta in fondo la sua relazione, non prima però di scontrarsi duramente con il consigliere della Lega Nord, Mario Razzanelli, l'uomo del referendum antitramvia.

"Con il referendum hai ottenuto percentuali da prefisso telefonico, 0,02", esclama a microfono acceso l'assessore. "Ti devi solo vergognare", gli urla ritto in piedi Razzanelli. Le voci si sovrappongono, Giani, il presidente dell'assemblea, cerca di riportare la calma. Due minuti di grida e poi tutto si quieta.

Finita? No
, si tratta solo del primo tempo. Passano 5 minuti infatti e prende la parola Razzanelli. Un minuto, due, poi l'incidente diplomatico.

La tramvia, in sintesi, è un'opera inutile, come "la fermata delle Cascine non serve a nessuno se non a chi ci lavora la sera.

E questo Mattei lo sa bene". Parole equivoche, che mandano in bestia l'assessore che si alza e comincia ad urlare verso l'ufficio di presidenza.
Qualcuno ride, in molti si indignano.

Per trenta secondi regna il caos; Razzanelli però è deciso a spiegare il quiproquo. "Non avevo intenzione - continua l'esponente leghista - di fare alcun tipo di allusioni. Tutti sanno che alle Cascine, la sera, ci sono gay e putt...".

Nuovo boato di indignazione, Mattei si alza di nuovo. Giani si spazientisce con Razzanelli che riprende la parola per ribadire: "State fraintendendo". Finisce un quarto d'ora dopo con una stretta di mano; un po' freddina.

Al di là dei fraintendimenti, finisce una paginetta di bassissima democrazia popolare.
Dal ballottaggio ai "gay e putt..." biascicate in aula forse c'è di mezzo una sconfitta. Come detto sopra, 'Renzi ha perso e non si presenta in Consiglio comunale. Qualcuno mormoreggia, forse a ragione'. Forse no.
fonte http://www.firenzetoday.it di Diego Giorgi

Nessun commento:

Posta un commento