martedì 24 aprile 2012

Lgbt: Si è tenuto a Napoli il convegno Diritti negati e sessualità, incontro a Sociologia

L’iniziativa voluta dal professor Fabio Corbisiero, docente della facoltà di sociologia, ha segnato un punto di non ritorno per gli studi delle scienze sociali.

Il 19 e 20 Aprile si è tenuto il convegno sulla sessualità e diritti Lgbt alla libreria Brau, in piazza Bellini di Napoli.

L’incontro, diviso in 2 giornate di relazioni e approfondimenti con ricerche e workshop, ha visto la partecipazione dell’assessore alle pari opportunità Pina Tommasiello, di Mario Rusciano, Presidente del Polo delle Scienze Umane e Sociali, Enrica Amaturo, Direttore del Dipartimento di Sociologia, Gianfranco Pecchinenda, Preside della Facoltà di Sociologia, Università degli Studi di Napoli Federico II e tanti altri del mondo antirazziale e antiomofobico.

Anche il presidente della Repubblica Napolitano ha aderito con una lettera di condivisone dei temi trattati scusandosi di non essere potuto venire a Napoli per l’iniziativa.

Al tavolo dei relatori si sono succeduti Amalia Caputo, docente della facoltà di sociologia, il professor Lello Savonardo, docente della cattedra di linguaggi e nuovi media alla facoltà di sociologia di Napoli e Coordinatore Osservatorio Giovani, Annamaria Zaccaria, docente della facoltà di sociologia, e molti interventi, come quello di Carlo Cremona, presidente dell’associazione I-ken.

Non poteva mancare su questi temi la Cgil Napoli, con la sua massima rappresentanza espressa da Federico Libertino, segretario generale della Camera del lavoro di Napoli.

Diversi studiosi locali e nazionali hanno affrontato la declinazione omossessuale e i diritti che ivi ne discendono e l’iniziativa è stata un occasione importante nonchè essenziale per educare e indottrinare la cittadinanza e gli innumerevoli studenti presenti . “ Finalmente la sociologia ha sdoganato il paradigma chiuso tra le mura della psicologia e della medicina” cosi esordisce Fabio Corbisiero nell’apertura dei lavori.

La seconda giornata ha riguardato le politiche di servizio locale di inclusione sociale degli lgbt, il tema dell’omogenetorialità e infine il linguaggio con cui vengono definiti gli omossessuali.

“ È complesso definire questa realtà, ma è necessario farlo per attivare una serie di interventi in grado di realizzare politiche attive, contro l’omofobia e che vadano in direzione della tutela dei diritti dei gay trans e lesbiche” cosi continua il prof Corbisiero, accompagnando la successione degli interventi.

Ai tavoli ha partecipato il sindaco Luigi De Magistris segnando una forte vicinanza del comune di Napoli agli studi e ai temi trattati. “sin dall’inizio dell’insediamento di questa amministrazione, si è consolidato un dialogo che adesso è un dialogo istituzionale cosi esordisce il sindaco di Napoli e continua ricordando che”la costituzione repubblicana non è vecchia e non va cambiata, va invece attuata e uno degli articoli ancora molto lontano dall’essere attuati è l’articolo 3″ e aggiunge “è vero che in alcuni casi c’è bisogno della legge nazionale ma laddove non c’è la legge si può intervenire a mio avviso occupando con provvedimenti amministrativi un vuoto legislativo; in questo senso “il registro delle unioni civili produrrà degli effetti molto importanti per l’accesso ad una serie di diritti”.

Una delle più grandi forme di discriminazioni, che oggi la società assume è l’omofobia, legata all’omosessualità.

Come rappresentante della facoltà di sociologia in senato accademico, affermo con assoluta veridicità e consapevolezza che i workshop tematici e le relazioni presentate sono stati apprezzati e graditi da tutta la platea studentesca che ha partecipato, riconoscendone un alto valore e un forte impegno nella realizzazione della nuova società post moderna, fondata sui diritti, sui principi della democrazia e delle pari opportunità per tutti.

Lo scenario all’avanguardia aperto con questo evento, è terminato con la premiazione del fotografo che meglio ha rappresentato l’omofobia.

“ E’ necessario creare una rete di lavori permanenti” affermano alcuni studenti della facoltà di sociologia intervistati dopo l’iniziativa.
fonte http://www.radiocrc.com di Flora Frate

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