domenica 25 settembre 2011

LGBT: CHIUSURA DI FRIENDLY VERSILIA IN CANNICCIA: LOCALE STRAPIENO, CODE AL CASELLO, ZERO AMBULANZE, ZERO RISSE


CHIUSURA DI FRIENDLY VERSILIA IN CANNICCIA: LOCALE STRAPIENO, CODE AL CASELLO, ZERO AMBULANZE, ZERO RISSE, QUATTRO UOMINI DELLA SICUREZZA PIENA SOLIDARIETA' AGLI OPERATORI DI RETE VERSILIA

Ieri sera la Cannicia, discoteca storica della Versilia, strapiena del popolo della Marina di Torre del Lago: gay, lesbiche, transessuali ed eterosessuali in una quantità, a detta degli stessi gestori della Canniccia, come non si vedevano da anni nel tempio della notte versiliese.

Quattro uomini della sicurezza erano stati previsti in una serata che ha colto tutti di sorpresa, organizzatori in primis.
Ciò nonostante, non c'è stata una sola rissa, un solo problema di sicurezza, nessuna ambulanza, nessun cliente che si è sentito male.

Sulla Marina di Torre del Lago, che per disposizione di Prefetto e Questore, è diventata ieri sera ancor di più terra di nessuno, senza neppure il presidio dei locali aperti e con pochissimi clienti, il gravissimo episodio dell'aggressione agli operatori di Rete Versilia, a cui il Consorzio Friendly Versilia esprime la sua più totale e incondizionata solidarietà.

Tra gli operatori aggrediti, peratro, un bravissimo ragazzo marrocchino, a dimostrazione che non bisogna fare mai di un erba un fascio, lezione che qualcuno dovrebbe ripetere come un mantra in queste triste vicende di cronaca.

"Il successo senza problemi della serata in Canniccia e il grave episodio a Torre del Lago - dichiarano Alessio De Giorgi e Regina Satariano del Consorzio Friendly Versilia - dimostrano inequivocabilmente che il problema non è la logistica di Torre del Lago, o la clientela gay e gay friendly, o il senso di "tolleranza" che i locali esprimono, o il mix di "sesso e droga", come qualcuno ha detto e scritto.

L'UNICO VERO PROBLEMA E' LA MANCANZA ASSOLUTA DI CONTROLLI, PREVENZIONE E REPRESSIONE CHE HA CARATTERIZZATO QUESTA ESTATE TORRELAGHESE e, a monte, la scelta inaudita di lasciare questo pezzo di territorio come una TERRA DI NESSUNO: 60 controlli alle attività economiche LEGALI (con solo due sanzioni amministrative) ed una sola retata alle attività ILLEGALI crediamo esprimano perfettamente il senso di quanto è successo questa estate.
In Prefettura si è scelto di uccidere direttamente il paziente malato di tumore, anzichè provare subito a curarlo, prima che la metastasi diventasse troppo ampia".

"A locali chiusi - continuano De Giorgi e Regina - qualcuno questo week-end doveva fare una BONIFICA DEL TERRITORIO che invece nessuno ha pianificato.

Anche venerdì sera, come racconta peraltro stamani una giornalista de Il Tirreno, noi abbiamo notato per l'ennesima volta solo una pattuglia a controllare unicamente che il provvedimento di chiusura dei locali fosse stato rispettato, ma NESSUNO A FARE RETATE E ARRESTI: in fondo, nulla di nuovo di quanto è accaduto questa estate. Questo è un ennesimo e gravissimo errore, di cui hanno pagato le spese i due operatori della televisione versiliese."

"Noi chiediamo a gran voce - concludono De Giorgi e Regina - che il Sindaco, il Presidente della Provincia e quello della Regione vadano quanto prima a Roma per PRETENDERE rinforzi e ripulire da una criminalità così numerosa ed aggressiva quel lembo di territorio prima che occupi altre zone della città, ora che i locali sono definitivamente chiusi.

E che, con un provvedimento di urgenza visti gli accadimenti, Prefetto e Sindaco rivedano subito le ordinanze, per dare un segnale che E' STATO UN GRAVISSIMO ERRORE FAR CHIUDERE I LOCALI: lo Stato non deve MAI arrendersi di fronte all'invasione di un territorio da parte della criinalità".
Alessio De Giorgi e Regina Satariano
fonte nota FB di Alessio De Giorgi

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