venerdì 21 maggio 2010

Firenze Lirica, Girotondo al Teatro Comunale,i maestri a difesa del Maggio, In cinquecento alla protesta contro la riforma delle fondazioni sinfoniche


Foto Girotondo al Comunale i maestri a difesa del Maggio

Mehta: "Ci devono ascoltare". Baremboim: "Gli intellettuali conoscono poco la musica"

In cinquecento tra dipendenti e lavoratori del Maggio Musicale Fiorentino, un po' di giovani, un po' di musicisti, un po' di gente. Tutti davanti al teatro, a difesa del teatro. Il primo ad arrivare è stato il maestro Zubin Mehta con una maglietta nera con un giglio stampato al centro e la scritta "Firenze città della cultura" che gli ha regalato un musicista del Maggio: "Siamo qui uniti insieme per dire no al decreto di riforma della fondazioni sinfoniche - ha spiegato il maestro fra le ovazioni -, siamo d'accordo con una rifoma ma vogliamo essere ascoltati e interpellati dal governo. Spero che questa manifestazione che si svolge in comtemporanea in tutti i teatri d'Italia sia un segnale per Roma".

Pochi minuti dopo fra gli applausi e ovazioni si è visto sbucare davanti al teatro il maestro Baremboim che ha preso subito la parola. Ha insiststo sulla necessità dell'educazione musicale come origine di una nuova attenzione per la cultura. "Per la cultura in Italia si spende pochissimo: lo 0,2 del Pil mentre a leggere i giornali sembra si spenda tantissimo. Questa è una cosa ridicola c'è uno scollamento tra gli intellettuali e la musica, la conoscono poco e quindi non scendo in piazza per salvarla". Amarezza e anche rabbia: "Non ci sono più i grandi personaggi della politica che programmavano a lunga scadenza, oggi si ragiona per strategie a breve termine, per essere rieletti due anni dopo...". Poi le persone si sono prese per mano e hanno creato un grande cerchio, un girotondo a simbolica protezione del teatro. Fra i partecipanti il sovrintendente uscente Francesco Giambrone, il direttore artistico del Maggio Paolo Arcà, l'assessore alla cultura Giuliano Da Empoli e il consigliere comunale Valdo Spini.
fonte firenze.repubblica di FULVIO PALOSCIA

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