giovedì 15 aprile 2010

Il Comune di Bolzano a favore di "Linea lesbica" e il vescovo si schiera per le coppie di fatto gay


Un passo avanti verso la serenità delle donne lesbiche. Così il Comune di Bolzano ha deciso l’approvazione di un protocollo di intesa con l’associazione Centaurus per trasferire “Linea lesbica” negli uffici di piazza Parrocchia che ospita il Centro delle Donne. Non tutto è filato liscio durante la discussione nell’aula consiliare ma, grazie ad una buona mediazione della Verde Trincanato, le cose sono tornate a posto. A dichiararsi inizialmente contrari, manco a dirlo, quelli dell’Udc e qualche esponente dell’Svp che, a loro dire, non ritenevano prioritaria la questione, come se i problemi delle lesbiche non fossero problemi di tutta la comunità bolzanina. Ma, alla fine, la ragione ha avuto la meglio.

Linea lesbica è attiva da sette anni offrendo consulenza a donne e ragazze che dovevano vedersela con la propria sessualità; che avevano problemi di ordine pratico, medico, sociale, giuridico, terapeutico. Un lavoro enorme e lodevole che il Comune ha riconosciuto come valore per tutta la città. Così sarà proprio il Comune ad aiutare Linea lesbica accollandosi le spese vive della gestione della nuova sede. Nel nuovo centro sono già attive altre tre associazioni: Donne Nissà, Girls Power e Rete donne.

Restando nella stessa città, il vescovo di Bolzano-Bressanone Karl Golser, ospite di Lilli Gruber su La 7 si è parecchio smarcato sul pensiero dominante all’interno delle istituzioni ecclesiastiche. Di certo non è il solo, ma fa bene alla democrazia e al dialogo trovare uomini di chiesa così illuminati. Golser, prendendo spunto dai recenti e ancora non sopiti scandali pedofili che hanno investito con furia il Vaticano, ha detto che il celibato dei preti non è un dogma e quindi di possibile discussione.
Proprio come il teologo Hans Kung che da alcuni anni si trova sempre più spesso in contrapposizione con la linea guida del Vaticano e dei vescovi, il vescovo Golser, anche se on toni molto più pacati, traccia delle linee immaginarie molto “progressiste” che Oltretevere vengono ancora viste con poca simpatia e sintonia, anche se sono in molti ad affermare che quella di Golser è una voce ascoltata.

Alla vigilia della sua nomina a guida della chiesa altoatesina, pur ribadendo la sacralità del matrimonio destinato a coppie di sesso opposto, aveva affermato che gli omosessuali necessitavano di una qualche tutela giuridica in materia di coppie di fatto. Una volontà del dialogo quella del prelato che non si è spenta neppure in questi tempi di travagliato tormento per la chiesa cattolica.
fonte queerblog

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